Giovani frati in cammino

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Frati in preghiera

Rapisca, ti prego, o Signore,l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell'amor tuo, come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio.

Santa Maria Madre di Dio prega per noi

Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria,che sei vergine fatta Chiesa.

Giovani frati itineranti

Una gita a Perugia

venerdì 31 agosto 2012

Ventiduesima domenica del Tempo Ordinario
Mc 7,1-8.14-15.21-23


«Ascoltatemi tutti e comprendete bene!»
(v.14)

Cristo ci invita, per mezzo di questo confronto con i farisei, a considerare la grandezza e la responsabilità del dono più bello che il Padre ci abbia fatto: la nostra libertà.

Il cuore, nella concezione biblica sede della volontà, è lo scrigno che contiene il tesoro che  è la libertà. Libertà, volontà e amore s'incontrano in una delicata e sinfonica armonia. Siamo liberi perché siamo da Dio amati: e amare non è forse desiderare che l’altro sia profondamente libero?! La scelta del bene può concretizzarsi pienamente solo attraverso una volontà liberata dall'amore!

La filosofa Annah Arendt ha scritto: “L’uomo è tale nel momento in cui decide”. Ed è proprio all’interno di noi stessi che si gioca la dinamica decisionale: realizzarci in pienezza abbracciando il comandamento dell’Amore oppure cedere all’attrattiva egoistica. Possiamo “fare uscire” dal nostro cuore la gioia feconda del Bene oppure la tristezza e la sterilità del male … 

A noi, nella libertà, la scelta...



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sabato 25 agosto 2012


Ventunesima domenica del Tempo Ordinario
Gv 6,60-69


«Signore, da chi andremo,
Tu hai parole di vita eterna!»
(v.68)

Milioni di parole galleggiano nel web, ci piovono dalla Tv, passano negli auricolari. Ce ne riempiamo, ma spesso non giovano a nulla. In questo marasma di parole, come distinguere la Parola? Quella Parola, unica rispetto alle altre, che può dare vita?

«Riconosco una parola del Signore dal male che mi fa» direbbe il curato di Torcy, un personaggio del "Diario di un curato di campagna" di Bernanos.

«Questo linguaggio è duro!» (v.60), dicono i discepoli, perché è difficile da mettere in pratica, perché mi chiede di amare tutti e per primo, perché mi chiede di perdonare, di non disperare di fronte alla morte.

È una parola che "fa male"...

...eppure chi avvicina Gesù e la sua Parola se ne sente misteriosamente attratto. Può evitarla sì… ma sa che non ne può fare a meno! In nessun altro luogo, da nessun’altra persona provengono parole così: dolci ed esigenti, vive ed efficaci, fuori dalle logiche comuni eppure così vere...

Solo tu hai queste parole, Gesù
Anche noi con Simon Pietro vogliamo rispondere così.



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domenica 19 agosto 2012

19 agosto 2011-2012

UN ANNO FA,
DURANTE LA CELEBRAZIONE DELLA VIA CRUCIS
ALLA GMG DI MADRID,
SORELLA MORTE VISITAVA,
TROVANDOLA PRONTA E BELLISSIMA,
LA GIOVANE GIULIA
…GRANDE NELL’AMORE…
…GRANDISSIMA NELLA FEDE!

la nostra più affettuosa vicinanza ai famigliari di Giulia, nostri amici 

CLICCA QUI per conoscere Giulia
   



E...state nel Vangelo!


Carissimi amici,
l'estate è un tempo prezioso!

Per molti è occasione di riposo e vacanza, 
per altri continua la solita "routine"...

Di certo il bel tempo e il caldo
fanno affiorare in noi quel senso di libertà
che solo questa stagione sa dare.

Noi frati vi auguriamo un periodo sereno 
da trascorrere sulle frequenze divine, 
sui "binari" che la sequela di Cristo
ci fa percorrere!

Non temete di seguire Cristo, 
il Signore Gesù, 
poichè Egli afferma:
«Il mio giogo è dolce 
e il mio peso leggero» 
(Mt 11,30)

Dunque in cammino, o pellegrini dell'eterno 
e godete di questo tempo favorevole... 

...non lasciatevi sfuggire questa grande occasione
d'intimità con Lui...

...San Francesco vi sia d'aiuto
nella continua ricerca del volto di Dio!


Pax et Bonum!




sabato 18 agosto 2012

Ventesima domenica del Tempo Ordinario
Gv 6,51-58


«… il pane… è la mia carne per la vita…»
(cf. v.51) 

«… io vivo per il Padre,
così anche colui che mangia me vivrà per me»
(cf. v.57) 

Gesù si rivela come “Vita”: solo a Lui, che viene dal cielo, possiamo delegare la realizzazione della nostra esistenza, perché solo Lui è il pane eterno che sazia in modo definitivo la nostra fame. Fame… di amicizia, di stima, di dialogo, di condivisione, di gratitudine, di comprensione, di abbracci… di amore!
Ma come può rispondere a queste nostre fami… così radicate e radicali? Perché questo pane di vita è la sua stessa carne! È Lui, è Gesù, che dal primo Natale di Betlemme, passando per il Venerdì Santo sul Golgota e fino alla Pasqua di Resurrezione… non ha mai smesso di impastare la sua esistenza con la nostra per far lievitare di bellezza la nostra esistenza! E la logica è sempre e solo quella “perdente” del farsi pane spezzato…

ma tu sei disposto a fare come gesù…
a darti come cibo
per placare la fame
che attanaglia il cuore dell’uomo?!

Fratello, sorella… se ti attira questa “follia” evangelica di essere pane/carne spezzata… la via primaria è quella della relazione con Dio. Solamente pieni della grazia della Parola, dell’Eucaristia, del perdono, del silenzio e dell’obbedienza saremo capaci di amare efficacemente! Sì, pieni di grazia… come Maria.

vivere “per”:
dal cuore del padre a quello dei figli…
dalle ferite del crocifisso a quelle dei piagati…
dalla luce dello spirito
alle tenebre dei paccatori…
solo e nient’altro che per amore!



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martedì 14 agosto 2012

Assunzione della Beata Vergine Maria
 Lc 1,39-56


«L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore»
(v.46s) 

La solennità di Maria assunta in cielo è davvero un'occasione di gioia! Si manifesta la giustizia divina che esalta l'umiltà di cuore e ricolma di beni gli affamati, perchè è giustizia di misericordia.
La promessa di Dio realizzata in Maria è il trionfo dello spirito delle beatitudini. Niente di clamoroso, però, per quegli occhi che hanno solo uno sguardo orizzontale. La logica del successo umano è provocato e ridimensionato da questa donna che fa dell'obbedienza alla volontà di Dio il suo pane quotidiano, e del silenzio l'ascolto profondo della voce di Dio.
La forza di Maria è quella di non cercare le cose grandi, ma di sintonizzare tutta la sua vita col grande desiderio che abita il cuore di Dio: che tutti gli uomini «abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza» (Gv 10,10).
Ecco che in Maria si genera la vita secondo il piano di Dio. E sgorga il canto di lode:

«Beata colei che ha creduto
nell'adempimento delle parole del Signore»
(v.45) 

Lasciamo anche noi fluire il nostro canto di grazie al Signore:

«Ave, Signora, santa regina,
santa Madre di Dio, Maria,
 che sei Vergine fatta Chiesa» 
 (San Francesco)


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sabato 11 agosto 2012

Diciannovesima domenica del Tempo Ordinario
Gv 6,41-51


  «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.
Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno
e il pane che io darò
è la mia carne per la vita del mondo»
(v.51)

Quante volte nella nostra vita facciamo fatica ad andare oltre le apparenze e ci fermiamo soltanto di fronte a piccoli aspetti.

Oggi Gesù viene riconosciuto dalla sua gente come il figlio di Giuseppe e Maria e i Giudei non riescono a compiere quel passo ulteriore... a riconoscerLo cioè Figlio di Dio: non riescono a scorgere, nella parola loro donata da Dio, Gesù "vero pane della salvezza e della vita".

Dio Padre nella Legge e nei Profeti aiuta coloro credono con cuore semplice e fiducia piena a riconoscere veramente il Suo volto divino e dona a chi crede veramente quella piena comunione, che si concretizza inevitabilmente nella vita del credente. Così l’uomo di fede saprà trasmettere anche agli altri quell’amore con cui il Signore vuole incontrare tutti, indistintamente.

Signore Gesù aumenta la nostra fede! Concedici di vivere la nostra vita sempre orientati al grande dono che è il tuo Corpo e il tuo Sangue e in piena unità con i fratelli sparsi per tutto il mondo!



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sabato 4 agosto 2012

Diciottesima domenica del Tempo Ordinario
Gv 6,24-35


La carità chiede affetto,
l’affetto segni  molto concreti
per essere compreso e accolto

Alla folla affamata, Gesù aveva dato del pane perché si saziasse e questa Lo cerca per ciò che aveva mangiato. A lei è rivolto il primo invito ad assaporare più a fondo il senso di quel dono, per trovarne un altro che rimane per la vita eterna.
Ancora, la folla ricorda a Gesù il segno compiuto da Dio per Mosè, quando aveva sfamato il popolo nel deserto  con la manna discesa dal cielo; e nuovamente Gesù li invita a guardare più in alto e a scorgere, oltre il visibile, l’essenziale, offrendo ciò che davvero dà vita, Se stesso:

«Io sono il pane della vita
 chi viene a me non avrà fame
 e chi crede in me
non avrà sete mai» (v.35)

Perché i giudei non capiscono? Cosa impedisce di credere a quella parola che avrebbe tolto loro la  vera fame e la vera sete per sempre? E’ questo un rischio dal quale ci si possa sentire esenti?


Gesù abbi pazienza e donaci di gustare,
come anticipazione di una promessa grandiosa,
piccoli segni di resurrezione
che ci permettano di credere in Te.



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mercoledì 1 agosto 2012

Santa Maria degli Angeli
alla Porziuncola
(Perdono di Assisi)
Lc 1,26-33


«Maria… hai trovato grazia presso Dio…
concepirai un figlio… e il suo regno
non avrà fine»
(vv.30ss) 

… una piccola porzione di mondo… come fondamenta solida per servire Cristo in umiltà e altissima povertà… devoti a Dio e perfetti in tutto conducevano una vita angelica, fragrante, di soave odore… e giustamente, perché il luogo era chiamato col nome “Santa Maria degli Angeli (cf. Fonti Francescane 604-606).

… il beato Francesco si presentò davanti a (Papa) Onorio… egli rispose: «… dimmi di quanti anni la vuoi e quanta indulgenza vi debba concedere»… Francesco replicò: «… non anni, ma anime… che quanti verranno in questa chiesa confessati e pentiti e assolti vengano liberati dalla pena e dalla colpa in cielo e in terra dal giorno del battesimo fino al giorno e all’ora della loro entrata nella suddetta chiesa» (cfr. Fonti Francescane 2706/10). 

Maria, piccola, umile e povera porzione di mondo, Dio ti scelse come solida roccia da cui intagliare la pietra angolare della nuova umanità redenta e Francesco quanto ti amò, tu così piena di grazia, vergine dal grembo ripieno di Amore!
Pronuncia ancora quel “sì” e sii ancora gestante… ma questa volta della nostra fede, della nostra speranza e del nostro amare che attendono la misura ricolma dello Spirito Santo per poter generare nel mondo il tuo figlio Gesù.




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