Giovani frati in cammino

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Frati in preghiera

Rapisca, ti prego, o Signore,l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell'amor tuo, come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio.

Santa Maria Madre di Dio prega per noi

Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria,che sei vergine fatta Chiesa.

Giovani frati itineranti

Una gita a Perugia

sabato 25 aprile 2015

IV Domenica di Pasqua - Gv 10,11-18


Questa domenica ci viene presentata la figura del buon pastore, Gesù dipinge con le sue parole i tratti del custode gradito al cuore di Dio.
Oltre alla metafora agricola, dove si legge nel pastore la figura di Cristo che guida il suo gregge, la Chiesa, troviamo alcune indicazioni di Gesù su come sia possibile riconoscere la giuda proveniente da Dio e non dal desiderio di dominio o di potere.
Si possono sottolineare due caratteristiche presentate dal Vangelo, la prima la definirei con il termine fedeltà, “Io do la mia vita, per poi riprendermela di nuovo”, Gesù con questa frase sembra esistenzialmente fedele alle sue parole. La seconda caratteristica la colgo nel temine conoscenza, il pastore caro al cuore di Dio conosce le pecore, non solo quelle del suo recinto, ma anche quelle di altri recinti.
Si può cogliere come il pastore, che giuda il gregge attraverso la mano di Dio sappia coltivare i tratti universali dell’amare, e una volta scoperti ne rimane fedele.


sabato 18 aprile 2015

III Domenica di Pasqua - Lc 24,35-48


Giustamente, questa domenica è la  ‘terza’ domenica di Pasqua; è nel terzo giorno che Gesù risorge dalla morte come aveva promesso ai suoi discepoli prima della sua passione e morte; per di più, il nostro brano ci racconta la terza di tre apparizioni di Gesù risorto ai suoi discepoli: la prima alle donne; la seconda ai due discepoli di Emmaus; e l’ultima agli undici. Tutte e tre le apparizioni sono legate dal filo conduttore delle Scritture. In tutte, Gesù reinterpreta l'evento pasquale come adempimento, che richiede agli uomini una comprensione di quello che è stato annunciato. Due sono le parole chiave in questo brano che Gesù ci rivolge in questa settimana : la prima è la conversione, che significa cambiamento di mentalità che coincide con una trasformazione di comportamento nei confronti degli altri. Da spettatori di un evento straordinario, i discepoli diventano protagonisti di un'attività missionaria, così straordinaria che sarà l'inizio dello sviluppo del cristianesimo. Gesù ci chiama prima alla conversione di atteggiamenti e poi di essere testimone esperienziale della sua risurrezione.

sabato 11 aprile 2015

II Domenica di Pasqua - Gv 29,19-31


Il Vangelo ci pone dinanzi una questione che sta molto a cuore a Gesù: il credere in Lui pur non avendo visto. Gesù proclama beate (felici) queste persone, coloro che per credere non hanno bisogno di segni eclatanti; anzi, lo stesso evangelista Giovanni ci dice che Gesù non si fidava di coloro che credevano solo per aver veduto dei segni (cf. Gv 2,23-25).
E allora è il momento buono per guardare alla nostra fede: è una fede che avanza pretese da Gesù, che ha continuamente bisogno di piccoli e grandi segni per sostenersi; o una fede che con semplicità e fermezza può contare sulla misericordia di Dio ed esclamare spesso, nel segreto del cuore: “Mio Signore e mio Dio!”.
Come lo stesso Giovanni ci ricorda nella sua Prima Lettera: “È lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità” (1Gv 5,7a). Lo Spirito è Dio stesso che si dona a noi, ed è in noi; Lui ci permette di confessare limpidamente la nostra fede in Gesù: cerchiamo di non rattristarLo e inibirLo con troppo superficialità.

domenica 5 aprile 2015

Pasqua di Risurrezione


sabato 4 aprile 2015

Sabato Santo - Mc 16,1-7


Alleluia!
Questo grido di gioia e di sollievo risuona in questa notte santa ed è un dono e una promessa che il Signore Risorto ci rivolge ogni giorno.
Gesù che vince la morte ci renderci partecipi del suo Amore e ci invita ad avere fede e speranza.
Aver fede e aver speranza non è fingere che i problemi non esistano ma sapere che questi si superano perche riceveremo, come dono dal Risorto, quella forza che ci farà passare dalle tenebre alla luce!

L’Alleluia pasquale ci dice che la croce non potrà più avere l’ultima parola sulle nostre vite!

venerdì 3 aprile 2015

Venerdì Santo - Gv 18,1-40.19,1-42



Nel buio di questo giorno si fa sentire in modo pregnante l’affermazione: 
«Sanctus Deus, Sanctus fortis, Sanctus immortalis, miserere nobis». 
Sì, Dio è sulla croce ma essa non smette di rivelarcelo come «Signore, Forte, Immortale». È a questo Dio che ci rivolgiamo affinché abbia pietà di noi. 
Nel buio di questo giorno, pertanto, s’intravede già l’alba del nuovo giorno.
 «Adoriamo la tua Croce, Signore,
lodiamo e glorifichiamo la tua santa risurrezione.

Dal legno della Croce è venuta la gioia in tutto il mondo».