Giovani frati in cammino

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Frati in preghiera

Rapisca, ti prego, o Signore,l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell'amor tuo, come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio.

Santa Maria Madre di Dio prega per noi

Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria,che sei vergine fatta Chiesa.

Giovani frati itineranti

Una gita a Perugia

venerdì 28 febbraio 2014

VIII Domenica del Tempo Ordinario, Mt 6,24-34



Gesù, nel Vangelo di questa domenica, ci chiede un abbandono filiale alla provvidenza del Padre, il quale si prende cura anche dei più elementari bisogni dei suoi figli. Cerchiamo di vivere secondo questo spirito e godremo di quella pace che nasce dal distacco dalle ricchezze di questo mondo che non sono in grado di riempire il cuore dell’uomo.

mercoledì 26 febbraio 2014

Armonie dello Spirito


Ascolta qui: Tramonto invernale - Daniele Serpi


"Chi sei tu, dolce luce, che mi riempie e rischiara l'oscurità del mio cure? Tu mi guidi come una mano materna e mi lasci libero, così non saprei più fare un passo. Tu sei lo spazio che circonda il mio essere e lo racchiude in sé, da te lasciato cadrebbe nell'abisso del nulla, dal quale tu lo elevi all'essere. Tu, più vicino a me di me stessa e più intimo del mio intimo e tuttavia inafferrabile ed incomprensibile che fai esplodere ogni nome: Spirito Santo - Amore eterno! Non sei la dolce manna che dal cuore del Figlio fluisce nel mio, cibo degli angeli e dei santi? Egli, che si levò dalla morte alla vita, ha risvegliato anche me ad una vita nuova dal sonno della morte e mi dà una nuova vita di giorno in giorno, e un giorno la sua pienezza mi sommergerà, vita dalla tua vita - tu stesso: Spirito Santo - Vita eterna! Sei tu il raggio che guizza giù dal trono del giudice eterno ed irrompe nella notte dell'anima che mai si è conosciuta? Misericordioso ed inesorabile penetra nelle pieghe nascoste. Si spaventa alla vista di se stessa lascia spazio al santo timore, inizio di ogni sapienza, che viene dall'alto e ci àncora con forza nell'alto: alla tua opera, come ci fa nuovi, Spirito Santo - Raggio Impenetrabile! Sei tu la pienezza dello Spirito e della forza con cui l'agnello sciolse il sigillo dell'eterno decreto divino? Da te sospinti i messaggeri del giudice cavalcano per il mondo e separano con spada tagliente il regno della luce dal regno della notte. Allora il cielo diventa nuovo e nuova la terra e tutto va al suo giusto posto con il tuo alito. Spirito Santo - Forza vittoriosa. Tu sei l'artefice che costruisce il duomo eterno che s'innalza dalla terra al cielo. Da te animate s'innalzano le colonne e restano saldamente fisse. Segnate con il nome eterno di Dio si alzano verso la luce sostenendo la cupola, che chiude il santo duomo coronandolo, la tua opera che trasforma il mondo. Spirito Santo - Mano creatrice di Dio. Sei tu colui che creò il chiaro specchio, vicinissimo al trono supremo, come un mare di cristallo, in cui la divinità amando si guarda? Ti chini sulla più bella opera della tua creazione e raggiante ti illumina il tuo proprio splendore, e la pura bellezza di tutti gli esseri, unita nel grazioso aspetto della Vergine, tua immacolata sposa: Spirito Santo - Creatore dell'universo. Sei tu il dolce canto dell'amore e del santo timore che eternamente risuona attorno al trono della Trinità e sposa in sé il puro suono di tutti gli esseri? L'armonia che congiunge le membra al capo, in cui ciascuno, felice, trova il segreto senso del suo essere e giubilante irradia, liberamente sciolto nel tuo fluire. Spirito Santo - Giubilo eterno!

Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein)

giovedì 20 febbraio 2014

VII Domenica del Tempo Ordinario, Mt 5,38-48



Gesù ci chiede di amare i nostri nemici. Ma chi è il nostro nemico? È colui che si pone contro di noi o contro il quale noi ci poniamo. È colui che ci fa del male… o così pare… Ma perché ci fa del male? Tante volte crediamo di saperlo, oppure neanche ci poniamo il problema del perché, ma ragioniamo a partire da noi stessi, dal torto subìto, dimenticandoci di chi ci sta davanti, di ciò che prova, di ciò che vive… di chi è. Il fratello, figlio di Dio come noi, porta sempre con sé una storia, lontana o recente, che lo spinge ad agire in un certo modo e a esprimere le emozioni che vive. La sua è una storia che non conosciamo e che non ci è dato di conoscere fino in fondo, storia che rimane luogo “sacro” della sua vita. Il prossimo, anche quando lo sentiamo nemico, resta in realtà sempre un mistero. A partire da questo e dall'incontro con lui dobbiamo imparare ad avere sempre misericordia di chi ci è donato, che allora non è più un nemico ma un fratello da amare. Gesù ci chiede oggi di amare tutti con lo stesso amore con il quale Egli ha amato ciascuno di noi e nel quale ci ha salvati, desiderando il bene e la salvezza di tutti, «buoni e cattivi». Portiamo questo amore nel mondo!

venerdì 14 febbraio 2014

VI Domenica del Tempo Ordinario, Mt 5,17-37



«Avete inteso che fu detto, ma io vi dico…». Gesù non annuncia una nuova morale più esigente e impegnativa. Queste sono tra le pagine più radicali ed anche più umane del Vangelo, perché qui ritroviamo la radice della vita buona. Il discorso della montagna vuole condurci a questa radice lungo una doppia direttrice: la linea del cuore e la linea della persona. Il grande principio di Gesù è il ritorno al cuore, che è il laboratorio in cui si forma ciò che poi uscirà fuori, trasformato in parola, gesto, atto. È necessario, dunque, guarire il cuore per guarire la vita.

venerdì 7 febbraio 2014

V Domenica del Tempo Ordinario, Mt 5,13-16



Il Signore Gesù oggi ci pone una domanda: «se il sale perdesse il sapore con cosa lo si renderà salato?». Nello svolgimento del racconto non c’è una risposta, non viene neppure formulata una ipotesi sul metodo di “ri-salinazione del sale”. E allora come fare? Come non pensare alle nostre vite piene di momenti insipidi o poco lucenti? Cristo fornisce una soluzione implicita nel racconto, proprio al primo versetto: «Voi siete la luce del mondo». È proprio Lui a ridirci chi siamo, è la relazione con Lui a ridarci sapore e luce, non una relazione intimistica ma una relazione concreta fatta di speranza visibile: «Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

sabato 1 febbraio 2014

Presentazione del Signore Gesù al Tempio




Giuseppe e Maria portano Gesù al Tempio, come prescrive la legge. Ma qui c’è molto più che la legge. C’è una storia e c’è un disegno che in essa si compie e si rivela. Il progetto d’amore del Padre per noi. È nella vita di ogni giorno che si realizza la nostra vocazione, la nostra salvezza. È qui che serve aver fede, nello stare dove lui ci ha posto, dove, anche se costa fatica, quel disegno d’amore e di felicità si compie.