Giovani frati in cammino

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Frati in preghiera

Rapisca, ti prego, o Signore,l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell'amor tuo, come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio.

Santa Maria Madre di Dio prega per noi

Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria,che sei vergine fatta Chiesa.

Giovani frati itineranti

Una gita a Perugia

venerdì 26 aprile 2013

V domenica di Pasqua Gv 13,31-33a.34-35




«Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho mato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13,34)

Proprio guardando al Signore Gesù possiamo capire la portata delle densissime parole di questo vangelo. L'amore è spesso ridotto a puro sentimentalismo, invece, in questo caso, possiamo notare come di romantico non ci sia nulla. Egli si offre liberamente e fa dono di sè. A noi viene chiesta la libera adesione a Lui, ascoltando e guardando quanto Lui ha da insegnarci! L'amore che ci viene chiesto di esercitare con i fratelli deve essere proprio come il suo! Allora mai ci stanchiamo di volgere il nostro sguardo al Cristo, incanalando ogni nostra forza, ogni nostro pensiero, ogni nostro sentimento, ogni nostra azione al bell'amore del Signore Gesù. La via è a senso unico e l'accesso è una porta stretta: il nostro peccato viene crocifisso! Questa è la vittoria sulla solitudine, sull'isolamento. La vera comunione e, dunque, la nostra vera gioia, è proprio a partire dallo sguardo alle braccia spalancate del Signore nostro Gesù Cristo.


mercoledì 24 aprile 2013

Un piccolo video vocazionale

Ecco un video fatto dai nostri frati a Malta, ammirate le immagini!

Buona visione!






lunedì 22 aprile 2013

Armonie dello Spirito


Ascolta qui: Contemplatio (accompagnamento di cetra)


«È risaputo che la pazienza retta, degna di lode e del nome di virtù, è quella per la quale con animo equo tolleriamo i mali, per non abbandonare con animo iniquo quei beni, per mezzo dei quali possiamo raggiungere beni migliori. Pertanto chi non ha la pazienza, mentre si rifiuta di sopportare i mali, non ottiene d’essere esentato dal male ma finisce col soffrire mali maggiori. I pazienti preferiscono sopportare il male per non commetterlo piuttosto che commetterlo per non sopportarlo; così facendo rendono più leggeri i mali che soffrono con pazienza ed evitano mali peggiori in cui cadrebbero con l’impazienza. Ma soprattutto non perdono i beni eterni e grandi, quando non cedono ai mali temporanei e di breve durata poiché, come dice l’Apostolo, i patimenti del tempo presente non meritano d’essere paragonati con la gloria futura che si rivelerà in noi. Egli dice ancora: La nostra sofferenza, temporanea e leggera, produce per noi in maniera inimmaginabile una ricchezza eterna di gloria.

…Quando vedi qualcuno che soffre qualche male, non metterti subito a lodarne la pazienza, che è messa in luce solo dalla motivazione della pazienza. Se la motivazione è buona, la pazienza è vera. Se la motivazione non è resa impura dalla cupidigia, allora la pazienza si distingue da quella falsa. Quando la motivazione mira a un crimine, si fa un grande errore a chiamarla pazienza. Infatti non tutti coloro che sanno qualcosa posseggono la scienza; così non tutti coloro che patiscono qualcosa posseggono la pazienza. Solo chi della passione si serve per il bene merita l’elogio della vera pazienza e riceve la corona per la virtù della pazienza».
S. Agostino, La pazienza

venerdì 19 aprile 2013

IV domenica di Pasqua Gv 10, 27-30


«Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono» (Gv 10,27)

La vita cristiana autentica sorge solamente dall'ascolto della Parola. Solo ascoltando la parola di Gesù potremo seguirlo con sempre maggior fiducia, distinguendo sempre meglio la voce del vero pastore, del solo che sussurra parole di vita eterna. Tra le molteplici attività, dunque, è necessario fare esperienza della parola di Dio per pregustare quella gioia che è propria del Figlio e di coloro che, ascoltandolo, lo seguiranno. Egli ci conosce, ci ama e ci raccoglie con dolcezza sulle sue spalle ogni volta che ci smarriamo per le vie del mondo. 

mercoledì 17 aprile 2013

Armonie dello Spirito


Ascolta qui: La via dei martiri di Marco Frisina

O fiamma d’amor viva,
che amorosamente ferisci
della mia anima il più profondo centro!
poiché non sei più dolorosa,
se vuoi, ormai finisci;
squarcia il velo di questo dolce incontro.

O cauterio soave!
O deliziosa piaga!
O tenera mano! O tocco delicato,
che sa di vita eterna
e ogni debito paga!
Uccidendo, morte in vita hai mutato.

O lampade di fuoco,
nei cui splendori
le profonde caverne del senso,
che era oscuro e cieco,
con straordinarie perfezioni
calore e luce insieme danno all’Amato!

Come dolce e amoroso
ti risvegli nel mio seno,
dove segretamente solo tu dimori!
Nel tuo spirar gustoso,
di bene e gloria pieno,
come delicatamente m’innamori!

Giovanni della CroceFiamma viva d’amor

martedì 16 aprile 2013

Lavori in corso



In questi giorni stiamo lavorando alla nuova interfaccia grafica. Ci scusiamo per il disagio.

lunedì 15 aprile 2013

Salmo 4

Il salmista osserva il triste spettacolo della durezza dei cuori, delle azioni di chi si avventura nelle strade della menzogna, e ne è insidiato. Il Signore gli è venuto in aiuto liberandolo dalle angosce, allargandogli il cuore con la speranza, ma rimane ancora nel pericolo di essere travolto dagli ingiusti e chiede a Dio che esaudisca la sua preghiera. Accerchiato dalle loro astuzie trova la forza di guardarli in faccia e di ammonirli dicendo loro l’inutilità del loro agire, poiché il Signore lo difenderà da loro. 
Il salmista ha nelle orecchie le parole degli scettici, che nell’incalzare delle azioni degli empi dicono: “Chi ci farà vedere il bene?”. Ma la fede del salmista è salda e invoca su tutti il suo sguardo di benevolenza: egli si rivolge a Dio con gratitudine per la gioia, la pace, la protezione che gli ha comunicato. Infine rigetta lo scetticismo di tanti confermandosi nella fiducia in Dio: “In pace mi corico e subito mi addormento, perché tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare”.





Preghiera della sera

Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Salmo. 
Di Davide


Quando t’invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia!
Nell’angoscia mi hai dato sollievo;
pietà di me, ascolta la mia preghiera.

Fino a quando, voi uomini, calpesterete il mio onore,
amerete cose vane e cercherete la menzogna?

Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;
il Signore mi ascolta quando lo invoco.

  Tremate e più non peccate,
nel silenzio, sul vostro letto, esaminate il vostro cuore.

Offrite sacrifici legittimi
e confidate nel Signore.

Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene,
se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?».

Hai messo più gioia nel mio cuore
di quanta ne diano a loro grano e vino in abbondanza.

In pace mi corico e subito mi addormento,

perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare.

sabato 13 aprile 2013

III domenica di Pasqua Gv 21,1-19




Gesù è già sulla riva che osserva i suoi discepoli, mentre si affaticano nel lavoro di ogni giorno, ma sembra che nessuno si accorga di lui.

Poi un segno generoso di affetto, una grande pesca e quella cura familiare che tante volte avevano sperimentato. E nell’amore ricevuto, il discepolo riconosce la verità della presenza di Gesù, di nuovo  accanto a loro.  

Più che la rete di pesci, è il cuore riempito di amore a vincere ogni loro dubbio: 
“nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore”. (Gv 21,12)

Anche noi abbiamo fame. Dacci un po’ di pesci e un po’ di fuoco.

venerdì 12 aprile 2013

Nuovo ministro provinciale


Ecco fra Giovanni Voltan, eletto questo pomeriggio nuovo ministro provinciale della neonata Provincia Italiana di sant'Antonio di Padova del nord Italia. A lui tutto il nostro affetto e tutta la nostra vicinanza soprattutto attraverso la preghiera. Il Signore benedica il suo apostolato e il suo servizio per il bene della realtà locale, dell'Ordine e della Chiesa.

mercoledì 10 aprile 2013

Adorazione

Carissimi amici, vi invitiamo a visitare il blog di questi nostri giovani amici che vengono a pregare nella nostra cappella ogni martedì alle ore 21, uniti intorno a Gesù Eucaristia!




lunedì 8 aprile 2013

Armonie dello Spirito


Ascolta qui: Easter Oratorio, BWV 249 di J.S Bach

Benedetto, lui che ha segnato
la nostra anima,
l'ha adornata e l'ha sposata a sé.
Benedetto, lui che ha fatto del nostro corpo
una tenda della sua invisibilità.
Benedetto, lui che nella nostra lingua
ha tradotto i suoi segreti.
Siano rese grazie a quella voce,
di cui è cantata
la gloria sulla nostra cetra,
e la potenza sulla nostra arpa.
I popoli si sono radunati e sono venuti
ad ascoltare i suoi canti.
Gloria a colui che mai
poté essere misurato da noi.
Il nostro cuore è troppo piccolo per lui,
e debole anche la nostra mente.
La nostra piccolezza è disorientata
dalla ricchezza dei suoi discernimenti.
Gloria a colui che sa tutto,
e che si è sottomesso
a domandare, per ascoltare
e apprendere ciò che [già] sapeva,
per rivelare, con le sue domande,
il tesoro dei suoi benefici.
Adoriamo colui che ha illuminato
la nostra mente con il suo insegnamento,
e che ha tracciato nel nostro udito
un sentiero per le sue parole.
Rendiamo grazie a Colui che ha innestato
il suo frutto nel nostro albero.
Gratitudine verso Colui che mandò
il suo erede,
per attirarci a sé mediante lui,
e per farci eredi insieme a lui.
Gratitudine verso il Buono,
causa di tutti i beni.

Efrem il Siro, Nat III, 7.11-12

venerdì 5 aprile 2013

II domenica di Pasqua (Divina Misericordia) Gv 20,19-31



Gesù entra attraverso le porte chiuse del cenacolo dove i discepoli erano rinchiusi per paura.
Tante volte noi siamo rinchiusi, ripiegati su noi stessi per paura; per paura non riusciamo a testimoniare; non riusciamo a testimoniare perché, come Tommaso, siamo increduli; siamo increduli perché non abbiamo ancora fatto quell'esperienza personale con il Risorto che tocca il nostro intimo.
Che il Signore, colui che ha vinto la morte, ci doni di incontrarlo nel più intimo della nostra vita, così da vincere ogni nostra incredulità e ogni nostra paura: allora diventerà una necessità andare a testimoniarlo.

giovedì 4 aprile 2013

Salmo 3

L’orante del salmo si trova di fronte ad una congiura contro di lui. I suoi numerosi avversari si sono organizzati per diventare stabilmente suoi nemici: “la folla numerosa che intorno a me si è accampata”. Essi, addirittura, credono di aver Dio dalla loro parte, tanto che dicono: “Per lui non c'è salvezza in Dio!”. Ma l’orante non cessa la sua invocazione, la sua fiducia in Dio. Diffamato trova in Dio la sua forza, il suo coraggio di reggere, tanto da dire che Dio stesso è la sua gloria e tutta la ragione per cui può sollevare con dignità il suo capo. L’orante rafforzato da Dio è sereno e pur nelle difficoltà sperimenta il conservarsi del sonno; e anche sperimenta l’essere sveglio, pronto, al mattino, senza rimanere sgomento di fronte alla moltitudine dei suoi avversari. Egli continua a pregare, e vede il soccorso di Dio e lo canta. Infine esprime la sua fede, a se stesso e a tutti: “La salvezza viene dal Signore: sul tuo popolo la tua benedizione”. Dio ha benedetto il suo popolo e gli è fedele.



Invocazione mattutina del giusto perseguitato

 Salmo. Di Davide. Quando fuggiva davanti al figlio Assalonne.

Signore, quanti sono i miei avversari!
Molti contro di me insorgono.

Molti dicono della mia vita:
«Per lui non c’è salvezza in Dio!».

Ma tu sei mio scudo, Signore,
sei la mia gloria e tieni alta la mia testa.

A gran voce grido al Signore
ed egli mi risponde dalla sua santa montagna.

Io mi corico, mi addormento e mi risveglio:
il Signore mi sostiene.

Non temo la folla numerosa
che intorno a me si è accampata.

Sorgi, Signore! Salvami, Dio mio!
Tu hai colpito alla mascella tutti i miei nemici,
hai spezzato i denti dei malvagi.

La salvezza viene dal Signore:
sul tuo popolo la tua benedizione.

martedì 2 aprile 2013

Vi lasciamo ad un breve pensiero di sant'Antonio sulla Pasqua augurandovi pace e serenità in Cristo Risorto!


"La rimozione della pietra ci ricorda la rivelazione dei sacri misteri di Cristo, che erano coperti dal velo della lettera della legge. La legge infatti era scritta nella pietra e, rimossa la sua copertura, fu manifestata la gloria della risurrezione, e incominciò ad essere proclamata in tutto il mondo l'abolizione della morte antica e la vita senza fine, nella quale ci era dato di sperare.
La pietra viene rimossa quando per mezzo della grazia viene tolto il peso del peccato. Quando questo avvenga, e come debba comportarsi l'uomo perché questo si realizzi in lui, è detto nella Genesi: Era uso che, quando tutte le pecore erano radunate, fosse rimossa la pietra dalla bocca del pozzo (cf. Gn 29,3). Quindi se vuoi che venga rimossa la pietra del peccato, che ti impedisce di rialzarti, raduna attorno a Cristo le pecore, vale a dire i buoni pensieri".  
Sant'Antonio di Padova

"Dio è luce e in lui non ci sono tenebre. Se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato". (1 Gv 1,5.7)