Il salmista osserva il triste spettacolo della durezza dei cuori, delle azioni di chi si avventura nelle strade della menzogna, e ne è insidiato. Il Signore gli è venuto in aiuto liberandolo dalle angosce, allargandogli il cuore con la speranza, ma rimane ancora nel pericolo di essere travolto dagli ingiusti e chiede a Dio che esaudisca la sua preghiera. Accerchiato dalle loro astuzie trova la forza di guardarli in faccia e di ammonirli dicendo loro l’inutilità del loro agire, poiché il Signore lo difenderà da loro.
Il salmista ha nelle orecchie le parole degli scettici, che nell’incalzare delle azioni degli empi dicono: “Chi ci farà vedere il bene?”. Ma la fede del salmista è salda e invoca su tutti il suo sguardo di benevolenza: egli si rivolge a Dio con gratitudine per la gioia, la pace, la protezione che gli ha comunicato. Infine rigetta lo scetticismo di tanti confermandosi nella fiducia in Dio: “In pace mi corico e subito mi addormento, perché tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare”.
Preghiera della sera
Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Salmo.
Di Davide
Quando t’invoco,
rispondimi, Dio della mia giustizia!
Nell’angoscia mi hai
dato sollievo;
pietà di me, ascolta la
mia preghiera.
Fino a quando, voi
uomini, calpesterete il mio onore,
amerete cose vane e
cercherete la menzogna?
Sappiatelo: il Signore
fa prodigi per il suo fedele;
il Signore mi ascolta
quando lo invoco.
Tremate e più non peccate,
nel silenzio, sul vostro
letto, esaminate il vostro cuore.
Offrite sacrifici
legittimi
e confidate nel Signore.
Molti dicono: «Chi ci
farà vedere il bene,
se da noi, Signore, è
fuggita la luce del tuo volto?».
Hai messo più gioia nel
mio cuore
di quanta ne diano a
loro grano e vino in abbondanza.
In pace mi corico e
subito mi addormento,
perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare.
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