Giovani frati in cammino

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Frati in preghiera

Rapisca, ti prego, o Signore,l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell'amor tuo, come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio.

Santa Maria Madre di Dio prega per noi

Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria,che sei vergine fatta Chiesa.

Giovani frati itineranti

Una gita a Perugia

sabato 29 marzo 2014

IV Domenica di Quaresima, Gv 9,1-41



Gesù incontra il cieco nato e gli ridona la vista. Il miracolo è eclatante, ma non basta per credere. Solo con occhi nuovi si può riconoscere in Gesù la luce del mondo e il cieco nato accoglie quanto di buono il Signore compie, la sua rivelazione, a differenza dei farisei. Gli occhi nuovi permettono di vivere un nuovo sabato, un vero giorno di festa. Riconoscere il proprio limite e il proprio peccato può essere già occasione per incontrare il Signore e permettergli di entrare nella nostra vita. Egli desidera far festa con noi. E tu vuoi entrare in comunione con Lui? Desideri lasciarti incontrare nella tua cecità e lasciarti sorprendere dalla sua bontà?

lunedì 24 marzo 2014

Annunciazione del Signore, Lc 1,26-38



Nel vangelo Maria ci rende partecipi del mistero dell'Incarnazione dell'Amore di Dio. Possiamo accedervi rispondendo allo stesso modo in cui Ella ha risposto: «Ecco la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua parola». Maria, nel suo altruismo, è rimasta aperta alla visita dell'angelo. Lo ha riconosciuto, ascoltato e gli ha dato risposta. In questo modo la Vergine ci indica la via per rispondere alla chiamata del Signore nella nostra vita. É Dio che prende l'iniziativa in ogni rapporto, e noi rispondiamo in segno di resa a Lui. Questa dinamica, questa strada celeste, porta ad un dialogo, ad una relazione, ad un modo nuovo di vivere. Dicendo sì, attraverso il nostro «fiat», siamo “tenuti da parte”, cioè resi santi e consacrati come Maria ci mostra.

Quaresima con i frati



Esperienza di ascolto e di preghiera, di condivisione e di sobrietà, di fraternità e di formazione… benvenuti !


Orario delle serate:
Ore 19.00: lettura e commento del testo evangelico (in cappella);
segue un tempo di meditazione e preghiera personale.
Ore 20:00: momento di libera condivisione suddivisi in gruppi.
Ore 20.30: cena povera (in refettorio).
N.B. - venerdì 14 marzo e venerdì 28 marzo, dopo la cena povera, vi proponiamo presso l'Aula  Magna dell'Istituto Teologico due incontri a tema.

Programma:
Venerdì 7 marzo - Lectio Vangelo di Matteo 4,1-11
Venerdì 14 marzo - Lectio Vangelo di Matteo 17,1-9 - Incontro: Una famiglia in terra di missione, Centro Missionario Ordine Francescano Secolare: Eugenio Di Giovane (Milano).
Venerdì 21 marzo - Lectio Vangelo di Giovanni 4,5-42
Venerdì 28 marzo - Lectio Vangelo di Giovanni 9,1-41 - Incontro: Tu sei amore. Una prospettiva francescana sulla coppia, Edizioni Messaggero Padova. Presentazione del libro da parte dell'autore, fra Oliviero Svanera e testimonianza di una coppia.
Venerdì 4 aprile - Lectio Vangelo di Giovanni 11,1-45
Venerdì 11 aprile - Via Crucis in Basilica del Santo animata dalle comunità conventuali della Provincia.
Lunedì 14 aprile - ore 18.45-20.00 Via Crucis nel cortile del Convento ITSAD.


Convento-Istituto Teologico “S. Antonio Dottore”,
Via S. Massimo, 25 (possibilità di parcheggio: via Sant'Eufemia, 13 bis) – Padova -
tel. 049 8200711 - www.itsad.it - 


sabato 22 marzo 2014

III Domenica di Quaresima, Gv 4,5-42




Giovanni ci offre una pagina di Vangelo molto densa e ricca di spunti per la nostra vita; ne evidenziamo due. Gesù, nel suo dialogo un po’ enigmatico con la samaritana, viene incontro alla sua sete proponendole un’acqua che disseta veramente, capace di riempire, portatrice di una vita nuova in Lui. Solo il vero incontro con Dio può appagare i nostri desideri profondi. Gesù non viene incontro a questa donna per giudicare i suoi peccati ma per permetterle di riappropriarsi della sua storia e  rileggerla così con occhi nuovi. Solo in Dio la nostra storia ha senso, acquista un significato per cui è bello vivere.

giovedì 20 marzo 2014

Solennità di san Giuseppe Mt 1,16.18-21.24




Giuseppe, quando sente la Parola del Signore, fa quello che gli viene detto, senza "se" e senza "ma". Questa fiducia permette a Giuseppe di fare un’esperienza unica di Dio: accogliere, custodire ed educare il Suo Figlio Gesù, che è Dio stesso! Sicuramente ciò ha riempito la sua vita di gioia ma anche di difficoltà: non è facile allevare un uomo! Tuttavia Giuseppe si è fidato, pur non capendo tutto! Ogni giorno, il Signore pone delle piccole sfide nella nostra vita: decisioni da prendere, incontri inaspettati, imprevisti… Se rispondiamo con fiducia alla Parola che ci viene rivolta, senza cercare di aver tutto sotto il nostro controllo, Dio si manifesta in libertà e ci sorprende con il Suo Amore!

venerdì 14 marzo 2014

II Domenica di Quaresima, Mt 17,1-9



La grazia di vedere il Risorto è concessa a tre apostoli, coloro che ebbero il privilegio di essere i più intimi compagni di viaggio di Gesù. Non comprendono, ma rimangono con Lui: è la fede a salvarli non l'intelligenza o il coraggio... Solo molto dopo sarà la luce dello Spirito Santo a rendere chiare tutte le cose e a fargli vivere in pienezza la vita; questa stessa vita che anche Gesù, il Figlio di Dio, è venuto a condividere con noi fino in fondo al baratro... per indicarci la via d'uscita!





sabato 8 marzo 2014

I Domenica di Quaresima, Mt 4,1-11



Poter leggere che Gesù è forte contro la tentazione e vince il male non è solo una bella notizia, ma la speranza certa che siamo salvati da Lui con la sua passione, morte e resurrezione. L’uomo non è così forte, si lascia tentare dal male e mangia del frutto dell'albero; egli vuole la certezza di stare bene, la sicurezza di riuscire sempre vincitore. Ma la fede, questo grande dono, fortunatamente vela tale sicurezza, portandoci dalla certezza alla promessa: essere con Lui dopo la tappa di questa vita terrena. E non dobbiamo nemmeno cambiare molto, ma continuare a vederlo come “l'albero buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile”, non da possedere quanto invece da contemplare.

martedì 4 marzo 2014

Le Ceneri, Mt 6,1-6.16-18




Per non perderci nel cammino del deserto quaresimale, il Signore ci dona una miniera di perle preziose da raccogliere. Tra le tante, il Suo invito appassionante a “non praticare la giustizia davanti agli uomini”. Perché allora non rispondere alla lettera a questo invito? È possibile, per esempio, praticare la giustizia nel nascondimento, senza che gli altri vedano e ci lodino per questo. È fondamentale, ancora, realizzare piccoli atti “giusti” che rispettino la dignità del prossimo e favoriscano rapporti umani più equi, come ad esempio il bene-dire e il non mormorare. Altra perla preziosa, ma faticosa da modellare è il digiuno che, se sostenuto dalla preghiera, diviene offerta preziosa ed efficace agli occhi del Signore, capace di sostenere ogni nostro proposito. Quando riceveremo quella poca cenere sul capo, ricordiamoci di questi due vessilli del Vangelo: giustizia benedicente e digiuno efficace.