“Chi sono io per te?”. Questa è la domanda che il Signore rivolge a
ciascuno di noi. Una questione che ci tocca nel profondo e che ci mette
continuamente in discussione, perché nasce da una Sua iniziativa e pertanto
esige da parte nostra una risposta autentica che non sia semplicemente frutto
di idee approssimative o di preconcetti. Non è possibile evitare il
coinvolgimento, lasciando rispondere gli altri in nostra vece, perché le parole
di Gesù esprimono chiaramente una richiesta di relazione personale, senz'altro
impegnativa, ma la sola in grado di realizzarci pienamente. Non temiamo,
dunque, di lasciarci provocare in questo cammino di graduale scoperta del Suo
volto e restiamo uniti a Lui, anche se seguirlo significherà condividerne il
medesimo destino… che è sì un destino di croce, ma anche e soprattutto di
risurrezione!
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