domenica 14 giugno 2015

XI Domenica del Tempo Ordinario - Mc 4,26-34


C’è una forza che cresce. E nemmeno ce ne accorgiamo. Se solo potessimo avere un udito più fine potremmo ascoltare il rumore della vita che cresce: ecco perché è così importante l’ascolto. L’antico testamento ci chiede di ascoltare ‘Shema, Israel", la Buona Novella ci chiede ugualmente di ascoltare con attenzione  la parola di Gesù. Ma immancabilmente  ricadiamo nella tentazione dello sguardo, dove tutto ci sembra desiderabile e buono da mangiare (cfr. Gen 2). Fortunatamente però, di questo dono non ci possiamo appropriare. È il dono stesso della creazione, di cui noi stessi facciamo parte. Di questo regno seminato anche noi siamo germogli, nelle mani del creatore. E l’invito è dunque questo: semplicemente guardare con meraviglia, con quello stesso sguardo con cui il Signore ci guarda (nel testo ebraico della bibbia è usato spesso il verbo rhd, che ha proprio il significato di guardare ed essere guardati), perché nel crearci ci ha donato di essere a immagine Sua, capaci in modo concreto di parlare con Lui. Ascoltare la Sua parola e rispondergli con le Sue stesse parole divenute creato.

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