Ascolta qui: Miserere di Josquin des Prez (1503-04)
«O Signore Gesù Cristo, nostro Dio, Tu che hai
pianto per Lazzaro versando per lui lacrime di tristezza e di misericordia,
ricevi le mie lacrime e con la Tua Passione guarisci le mie passioni. Con le
Tue ferite, guarisci le mie ferite. Con il Tuo sangue purifica il mio sangue e
mescola nel mio corpo il profumo del Tuo corpo datore di vita. Il fiele che i
Tuoi nemici Ti hanno fatto bere addolcisca il fiele che mi ha fatto bere il
Nemico. Il Tuo Corpo steso sulla Croce, stenda verso di Te la mia mente trascinata
in basso dai demoni. La testa che Tu hai chinata sulla Croce, alzi la mia testa
schiaffeggiata dai nemici. Le Tue Santissime Mani, inchiodate dagli empi sulla
Croce, mi tirino dall’abisso della perdizione , così come Tu stesso hai
promesso. Il Tuo volto beffeggiato con schiaffi e sputi, riempia di splendore
il mio volto macchiato dalle iniquità. Il Tuo Spirito che mentre eri crocifisso
hai affidato al Padre, mi guidi verso di Te con l’aiuto della Tua grazia. Non
ho un cuore addolorato per cercarti. Non ho il pentimento e l’umiltà che fanno
ritornare i figli alla loro eredità. Non ho lacrime di consolazione, o Signore.
La mia mente è stata offuscata da preoccupazioni mondane, e non è in grado di
cercarti con sentimenti di dolore.
A causa di tante tentazioni il mio cuore si è
raffreddato e non può riscaldarsi con lacrime d’amore verso di Te. Ma Tu, o
Signore Gesù Cristo, nostro Dio, Tesoro di beni, dammi pentimento perfetto ed
anima addolorata ed infranta per andare con tutto il cuore alla Tua ricerca; poiché
senza di Te, diventerò estraneo ad ogni bene. Dammi dunque, o Buono, la Tua
grazia!
Il Padre Tuo, dal quale sei nato prima di tutti
i secoli, rinnovi in me la Tua immagine. Ti ho abbandonato, Signore; non
abbandonarmi! Mi sono allontanato da Te; esci per ricercarmi. Portami al Tuo
pascolo spirituale. Numerami tra le pecore del Tuo gregge eletto. Nutrimi
insieme con loro alla erba dei Tuoi divini Sacramenti.
Poiché Tu dimori nelle loro anime pure e
risplenda in esse la luce delle Tue rivelazioni.
Il Tuo Splendore è la consolazione ed il riposo
di quanti hanno faticato per Te in tentazioni e nelle sofferenze. Di questo
Splendore rendi degno, me indegno, con la grazia e l’amore per gli uomini del
nostro Salvatore Gesù Cristo, nei secoli dei secoli. Amen!»
Sant'Isacco
il Siro
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