Ascolta: "Liberamente" di Ennio Morricone
«Nel
corpo, secondo me, ci sono tre tipi di passioni. Vi è quel moto conforme per
naturale disposizione al corpo che agisce solo dietro volontà dell’anima ed è
ben noto. Vi è poi un altro moto che si ha quando si alimenta il corpo con
abbondanti cibi e bevande; il sangue, riscaldato da quanto si è ingerito,
eccita il corpo e quel primo moto viene sollecitato dalla concupiscenza.
Per questa ragione l’Apostolo dice: «Non
ubriacatevi di vino, il quale porta alla sfrenatezza»
(Ef 5,18). E il
Signore ordina ai discepoli nel vangelo: «State bene attenti che i vostri cuori
non si appesantiscano in dissipazioni e ubriachezze» (Lc 21,34) soprattutto con la voluttà. A coloro che cercano la
misura della purezza dobbiamo dire: «Tratto duramente il mio corpo e lo trascino
in schiavitù» (1Cor 9,27).
Infine, il terzo moto deriva dagli spiriti malvagi che, invidiosi, tentano di
distrarre quanti aspirano alla propria santificazione.
Se l’anima si mantiene salda di fronte a questi
tre moti nel testimoniare ciò che lo Spirito insegna all’intelletto, allora
sia la stessa anima che il corpo sono esenti dai suddetti tre mali. Ma se
l’intelletto indugia nel testimoniare quanto lo Spirito attesta, allora gli
spiriti malvagi seminano nel suo corpo e gli muovono guerra finché l’anima
sia spossata e si chieda donde verrà l’aiuto, si converta, si sottometta alla
testimonianza dello. Spirito e riabbia la vita. Allora l’anima crede che il
suo riposo consiste nel dimorare con Dio e che Dio stesso è la sua pace».
Antonio
abate, Lettere
0 commenti:
Posta un commento