Di fronte ai potenti della terra e alle genti che si ribellano a Dio e al
suo Messia, il salmista non si scompone, ma pieno di fede e di speranza coglie
la stoltezza e l’assurdità di una tale lotta contro Dio.
Le genti pensano Dio come un carceriere che toglie loro la libertà e
combattono il Signore e il suo consacrato, cioè la vera libertà; quella offerta
dal Padre agli uomini: “Spezziamo le loro catene, gettiamo via da noi il
loro giogo!”. Ma Dio non è impressionato dai loro tumulti e dalla loro
ribellione. Il Messia non potrà essere da loro vinto . Egli, da tutta
l’eternità, è stato costituito sul monte Sion sovrano sulle genti: a lui devono
sottomettersi tutti i re della terra. Il salmista, con cuore aperto esorta i
sovrani e i giudici della terra, ad essere saggi e ad accogliere l’istruzione
della parola di Dio. Li esorta a servire il Signore con timore, rifiutando la
tentazione di usare del loro potere terreno contro Dio. “Rallegratevi con
tremore”, richiama il salmista; cioè esultate non con un’esultanza stolta
che rifiuta, in realtà, l’obbedienza per una ritualità vuota. Conclude il
salmista con gioia: “Beato chi in lui si rifugia”; chi fa di lui la sua
forza, la sua difesa, contro il male.
Ascolta il Salmo cantato dai frati:
Salmo 2 - Il dramma messianico
Perché le genti sono in tumulto
e i popoli cospirano
invano?
Insorgono i re della terra
e i principi congiurano
insieme
contro il Signore e il suo
consacrato:
«Spezziamo
le loro catene,
gettiamo via da noi il loro
giogo!».
Ride colui che sta nei cieli,
il Signore si fa beffe di
loro.
Egli parla
nella sua ira,
li spaventa con la sua
collera:
«Io stesso ho stabilito il mio sovrano
sul Sion, mia santa
montagna».
Voglio
annunciare il decreto del Signore.
Egli mi ha detto: «Tu sei
mio figlio,
io oggi ti ho generato.
Chiedimi e
ti darò in eredità le genti
e in tuo dominio le terre
più lontane.
Le spezzerai con scettro di ferro,
come vaso di argilla le
frantumerai».
E ora
siate saggi, o sovrani;
lasciatevi correggere, o
giudici della terra;
servite il
Signore con timore
e rallegratevi con tremore.
Imparate
la disciplina,
perché non si adiri e voi
perdiate la via:
in un attimo divampa la sua
ira.
Beato chi in lui si rifugia.
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