Ecco, entriamo anche noi con il Maestro a Gerusalemme, prepariamo
nella sala superiore, cioè nel nostro cuore, una dimora per Lui, ascoltando il
suo testamento prima della Resurrezione. Entriamo anche noi in questa sala, sporcati dal peccato, ma non sconfitti. A volte, insieme ai discepoli, mostriamo due spade: una per ferire Dio, l’altra per ferire i
fratelli. Il Signore ci dà
un calice e un pezzo di pane: queste sono le nostre vere spade o, chissà, forse
anche frecce che trapassano le nubi, giungendo fino al trono di Dio. Frecce che
trapassano anche il nostro cuore, giungendo alla dimora dell’amato Gesù, in noi
e nei fratelli. Accompagniamo il Maestro, noi, poveri guerrieri
dell’amore.
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