Un fico piantato e
coltivato tra le viti; cosa alquanto insolita, non trovate? Generalmente un
albero così viene curato lontano da altre piante alle quali potrebbe
sottrarre spazio e nutrimento. Per tale ragione, a volte si arriva addirittura
a sacrificarlo, tanto più se il fico in questione è sterile già da tre anni.
Solo un Vignaiolo immensamente fiducioso e dal cuore tenero permetterebbe una
così incerta convivenza. “Lascialo ancora
quest’anno”, dice il buon uomo al Padrone, e chissà da quanto questa
preghiera si protrae… e per quanti anni ancora! Signore Gesù, sei davvero un
mistero; sempre disposto a dare un’altra chance, anche quando i fatti direbbero
il contrario. E’ così difficile comprendere e fare propria la logica
evangelica, eppure talvolta basta venirne appena toccati mediante l’ascolto
della Parola, per essere rigenerati allo stupore e al desiderio di mettere
radici in un terreno nuovo. Non dimentichiamo però quanto è detto prima della
parabola: “ma se non vi convertirete”;
la misericordia di Dio è per sempre, non così il tempo. Da qui l’urgenza di
cambiare vita oggi, magari proprio in questo periodo di Quaresima, tempo
opportuno per guardare senza paura alle nostre sterilità e per aprirsi
fiduciosamente ad una nuova stagione, nella quale linfa feconda potrà tornare a
scorrere in noi, se lo desideriamo, e portare a suo tempo quei frutti che il
Signore attende... Con fiducia e pazienza.
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