sabato 12 maggio 2012

Sesta domenica di Pasqua
Gv 15,9-17 


"Un senso di timore era in tutti
e prodigi e segni avvenivano
per opera degli apostoli
(At 2,43) 

Con questa frase il libro degli Atti dà una pennellata a quella che era la prima comunità cristiana. In questo brano troviamo un sano TIMORE, filo rosso che abbraccia e percorre le letture della sesta domenica di Pasqua e la festa Mariana (Beata Vergine di Fatima) che si pone in sottofondo. 
Come sganciare il senso di TIMORE degli Apostoli con quel “TIMOR DI DIO”, dono dello Spirito? 
Come non guardare anche a quell’innocente TIMORE sperimentato dai tre pastorelli alla presenza della Vergine a Fatima? 
L’Apostolo Pietro ci ricorda che Dio “accoglie chi lo TEME” (At 10,35), non per dar voce o credibilità a coloro che pensano che il Dio descritto nell’Antico Testamento sia un Dio “terribile e geloso”, ma per ricordare che con i doni dello Spirito si colgono i frutti, tra i quali quello della GIOIA, la gioia vera, quella promessa ed effusa in noi da Nostro Signore.


"Questo vi ho detto
perché la mia gioia sia in voi
e la vostra gioia sia piena"
(Gv 15,11)



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