Giovani frati in cammino

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Frati in preghiera

Rapisca, ti prego, o Signore,l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell'amor tuo, come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio.

Santa Maria Madre di Dio prega per noi

Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria,che sei vergine fatta Chiesa.

Giovani frati itineranti

Una gita a Perugia

sabato 28 marzo 2015

Domenica delle Palme - Mc 11, 1-10


“Il Signore ne a bisogno”. Il bisogno di Gesù è di passare in mezzo a noi, è di entrare a Gerusalemme per salvarci! In questo suo ingresso, breve momento di gloria, Egli non ci esclude ma ci coinvolge, ci rende partecipi, vuole che prepariamo! Prima di affrontare un momento difficile, di pendere una decisione importante, abbiamo bisogno di qualcuno che ci dia forza, che ci stia accanto. Non sarà così anche per Gesù?

Il suo ingresso a Gerusalemme è, in fondo, un assaggio della gloria futura, di quel Regno che è Lui stesso e che si manifesterà pienamente nell'amore della sua venuta, alla fine dei tempi!

sabato 21 marzo 2015

V Domenica di Quaresima - Gv 12,20-33


Ci troviamo sempre strattonati interiormente, a volte persino lacerati…
“Vogliamo vederti Signore!” imploriamo: proprio come i greci del vangelo di oggi, sentiamo nel profondo il desiderio grande di vedere la bellezza del nostro Dio, di sperimentare ancora quell’Amore che si dà a noi. Eppure, allo stesso tempo, un brivido di repulsione ci percorre quando lo stesso Signore dice che il chicco di grano che siamo non può far altro che morire per portare frutto.
Ma dentro questa contraddizione non siamo soli: Gesù stesso oggi ci dona la sua incredibile Pace dicendoci che anche la sua anima è turbata di fronte alle vertigini della paura di morire, eppure, insieme, desidera con tutto se stesso glorificare il nome del Padre.

È bellissima questa tua pace, Signore delle nostre vite: divisi fra desiderio e paura, siamo comunque nel tuo abbraccio, comunque attirati tutti a Te. E la cosa più incredibile è proprio questa: tutto ciò che ci dà vita è sentirti promettere “dove sono io, là sarà anche il mio servitore”!
Dacci di non essere soli Signore, ma di portare frutto come chicco di grano fra le tue mani.

giovedì 19 marzo 2015

Solennità di San Giuseppe - Mt 1,16.18-21.24a

Giuseppe l’uomo giusto. Giuseppe l’uomo umile. Paziente e silenzioso.
Vive le sue scelte fidandosi della Parola di Dio. 
Fidandosi della testimonianza della sua promessa Sposa.
Dio lo rassicura. Non teme Giuseppe, sa superare il suo orgoglio per un bene più grande, si fida e prende con sé Maria, l’amata, e il figlio Gesù. Tutta la sua vita sarà orientata nel custodirli e nel proteggerli. In silenzio. Nel totale sacrificio di sé anche se forse non riusciva a comprendere il perché di tutto questo. E’ la legge dell’amore, la legge che Giuseppe seguirà per tutta la vita abbandonando le sue umane certezze, attento solo alla volontà di Dio. Non deve essere facile accettare tutto ciò: Giuseppe ci insegna a porre i piani di Dio come programma della proprio vita, con un’obbedienza semplice ed operante.
Giuseppe che hai saputo accantonare il tuo orgoglio, i tuoi progetti per un amore più grande, per una volontà non tua, insegnaci a fare sempre più spazio alla volontà di Dio nella nostra vita e compiere le nostre azioni nel silenzio e nell''obbedienza.

San Giuseppe, prega per noi.

sabato 14 marzo 2015

IV Domenica di Quaresima - GV 3,16-21




È un messaggio di speranza quello del Vangelo! Lo sguardo di Dio è pieno di amore per l’umanità; questo amore diventa piena compassione per l’uomo quando Dio assume in Gesù la condizione umana, fino all’estrema conseguenza della morte. Ma la luce vera non può essere spenta, nemmeno dalla morte! Ci si può nascondere nella vita, si può fuggire, ma la luce non si spegne… Le nostre chiusure, le nostre tenebre hanno bisogno di conversione, di volgersi verso la luce di Cristo. Questa luce può ferire perché svela la nostra ambiguità e non ci lascia al riparo confortevole dell’ombra in cui spesso ci piace rimanere, dato che è comodo, gradevole, non ci chiede di rimetterci in gioco… Ma rimanere nell’ambiguità non permette di vivere le relazioni in modo pieno, da “salvati”. Solo nella luce possiamo far esperienza dell’abbraccio accogliente che conferma l’uomo nella sua dignità di figlio amato del Padre.


sabato 7 marzo 2015

III Domenica di Quaresima - Gv 2,13-25


Carissimi fratelli, ci troviamo nella terza domenica di quaresima e il nostro brano ci porta a un elemento molto importante in questo cammino verso la Pasqua del nostro Signore. Gesù entra nel tempio e scaccia tutti fuori. Toccando il tempio, Gesù agisce contro gli ambiti economici, religiosi e politici degli scribi e farisei. La concentrazione oggi è quella del significato dell’azione di Gesù. L’episodio ci suggerisce un gesto di pulizia interiore prima della Pasqua. Vale la pena ricordare che alla vigilia della Pasqua ebraica il capo di ogni famiglia accuratamente raccoglieva tutto il fermento in casa, fino a fare una pulizia generale. Spinto dalla pratica della cultura ebraica anche Gesù ha dovuto pulire la casa di suo Padre. Se il nostro corpo è il tempio di Dio, ci vuole una purificazione sia fisica che spirituale, il nostro corpo è la dimora di Dio. Gesù purificando il tempio ha dato un segno (distruggete questo tempio e in tre giorno lo farò risorgere) a chi lo richiedeva, per dimostrare la piena responsabilità delle sue azioni. Gesù agisce non per divertirsi quanto vuole, ma per il compimento della signoria di Dio. "O Dio facci preparare il nostro cuore in questa settimana perché possiamo condividere il tuo amore ardente verso tuo Padre".