Giovani frati in cammino

...vieni a seguirci su Facebook!

Frati in preghiera

Rapisca, ti prego, o Signore,l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell'amor tuo, come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio.

Santa Maria Madre di Dio prega per noi

Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria,che sei vergine fatta Chiesa.

Giovani frati itineranti

Una gita a Perugia

venerdì 27 settembre 2013

XXVI Domenica del Tempo Ordinario, Lc 16,19-31


Un abisso separa il ricco nella sua fornace da Lazzaro il povero che si trova ormai presso Abramo; ma questo abisso non è forse il ricco stesso che se lo è scavato? Accecato dalle sue ricchezze non si è accorto del povero che giaceva davanti alla sua porta, e soffriva. Andava alla sinagoga ogni sabato, ascoltava le ammonizioni dei profeti che richiamavano la cura per il più debole, eppure ciò non bastava. Che il Signore non ci trovi impreparati, senza niente da presentargli... Senza un'offerta gradita ai suoi occhi!



venerdì 20 settembre 2013

XXV Domenica del Tempo Ordinario Lc 16,1-13


E' dal poco che si vede chi è l'uomo. Ragioniamo spesso a grandi misure, grandi progetti, senza renderci conto che l'essenziale è rispondere a Dio nel piccolo, nell'umiltà, nella mitezza, nel nascondimento. Questo non è l'atteggiamento dei "vinti", di chi subisce la vita, di chi è apatico. No, questo è l'atteggiamento proprio di chi affronta con coraggio la vita, audace nell'andare controcorrente. Sì, il vangelo è una Parola scomoda. Ciò che conta, ciò che pizzica veramente le corde del cuore, è proprio la sequela di Cristo che, ancora oggi, chiama persone a seguirlo per dar loro la vita eterna, rinascendo proprio oggi grazie alla Sua misericordia, che è eterna!


venerdì 13 settembre 2013

XXIV Domenica del Tempo Ordinario Lc 15,1-32


Le tre parabole che Luca ci consegna illuminano il volto del Padre contemplato nel volto di Gesù, rivelando alcuni dei numerosi modi attraverso i quali è declinato l’amore di Dio per le sue creature. Il Signore ama tutti nello stesso modo e non fa preferenza di persona. Il suo desiderio di relazione e di comunione con l’uomo non riguarda tutti in modo generico ma raggiunge e tocca ciascuno personalmente. Proprio per questa ragione a coloro che erano smarriti, a quanti si erano allontanati ed ora volgono nuovamente lo sguardo verso casa, è riservata un’attenzione speciale perché “non si addormenterà, non prenderà sonno” (Sal 121) il Buon Pastore fino a quando anche una sola delle sue pecore dimorerà lontano dal suo cuore.


domenica 8 settembre 2013

Armonie dello Spirito



O Signore Dio mio, insegna al mio cuore
dove e come possa cercarti e dove e come possa trovarti.
O Signore, se non sei qui, dove te assente, cercherò?
E se invece sei ovunque, perché non ti vedo presente?
Ma certo tu abiti «una luce inaccessibile» E dov’è la luce inaccessibile?
E come mi avvicinerò a questa luce inaccessibile?
E chi mi condurrà e mi introdurrà in essa,
affinché in essa io ti veda?
Per mezzo di quali segni, di quale immagine ti cercherò?
Non ti ho mai visto, o Signore Dio mio, non conosco il tuo volto.
Che cosa farà, o altissimo Signore,
che cosa farà codesto tuo esule lontano?
Che cosa farà il tuo servo ansioso del tuo amore
e gettato lontano «dal tuo volto» 
Anela di vederti ed è troppo lontano dai tuo volto.
Desidera di avvicinarsi a te e il luogo dove tu abiti è inaccessibile.
Brama di trovarti e non conosce dove tu stai.
Fa di tutto per cercarti e ignora il tuo volto.
O Signore, tu sei il mio Dio e sei il mio Signore e non ti ho mai visto.
Tu mi hai fatto e rifatto
e mi hai dato tutti i miei beni
e io ancora non ti conosco.
In breve: sono stato fatto per vederti
e non ho ancora fatto ciò per cui sono stato fatto. 
                                                                                         Sant’Anselmo d’Aosta





venerdì 6 settembre 2013

XXIII Domenica del Tempo Ordinario Lc 14,25-33


Il Signore Gesù, anche in questa domenica, ci invita ad essere suoi discepoli, a seguire Lui; per fare questo è necessario prendere la propria croce, scegliere di rinunciare alle nostre sicure “ricchezze”. Questo cammino di sequela è per la nostra felicità, per una pienezza di vita. Questa sequela, concretizzata nella vocazione, può diventare anche dolorosa, anche infelicità, se vissuta in modo sconsiderato, senza fare i conti con le nostre possibilità, con i nostri limiti. Il Signore ci chiede di seguirlo, di affidarci a Lui, ma conoscendo e accogliendo i nostri limiti: solo così potremo seguirlo in vera libertà.