Giovani frati in cammino

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Frati in preghiera

Rapisca, ti prego, o Signore,l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell'amor tuo, come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio.

Santa Maria Madre di Dio prega per noi

Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria,che sei vergine fatta Chiesa.

Giovani frati itineranti

Una gita a Perugia

venerdì 31 maggio 2013

Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, Lc 9,11-17



Molti lo avevano seguito ed egli aveva accolto con gentilezza tutti e aveva guarito quelli che avevano bisogno di cure. Ma il giorno declinava, giungeva il tempo difficile della notte, e il deserto minacciava la possibilità di restare in quel luogo. Un piccolo gruppo si dava da fare portando pochi pani e pesci. 

Poi la benedizione di Gesù e quel poco pane diventa abbondanza che sfama, rinsalda la comunità riunita e scaccia il timore della notte e della fame. 

Davvero Dio è con noi e non ci lascia soli, anche se a volte sembra di avere tra le mani solo un po' di pane.

  

mercoledì 29 maggio 2013

Campane a festa

Vogliamo lasciarvi alla visione e all'ascolto di una tradizione secolare, quella del suono delle campane.

Spesso allietano le celebrazioni e accompagnano le processioni. Eccone un piccolo assaggio:


Clicca sull'immagine per guardare il video

Per saperne di più visitate questo sito: http://www.campanaribergamaschi.net/tag/bergamo/


lunedì 27 maggio 2013

Armonie dello Spirito


Ascolta qui: Kelly di Giovanni Bomoll


Mio Dio, Trinità che adoro,

aiutatemi a dimenticarmi interamente,
per fissarmi in voi, immobile e quieta come se la mia anima fosse già nell'eternità;
che nulla possa turbare la mia pace o farmi uscire da voi, mio immutabile Bene,
ma che ogni istante mi porti più addentro nella profondità del vostro mistero.
Pacificate la mia anima,
fatene il vostro cielo, la vostra dimora preferita e il luogo del riposo;
che io non vi lasci mai solo, ma sia là tutta quanta, tutta desta nella mia fede,
tutta in adorazione, tutta abbandonata alla vostra azione creatrice.


O mio amato Cristo, crocifisso per amore,
vorrei essere una sposa del vostro Cuore;
vorrei coprirvi di gloria e vi chiedo di rivestirmi di Voi stesso,
di immedesimare la mia anima con tutti i movimenti della vostra Anima,
di sommergermi, d'invadermi, di sostituirvi a me,
affinché la mia vita non sia che un'irradiazione della vostra vita.
Venite nella mia anima come Adoratore, come Riparatore e come Salvatore.
O Verbo Eterno, Parola del mio Dio, voglio passare la mia vita ad ascoltarvi;
voglio farmi tutta docilità per imparare tutto da voi.
Poi, attraverso tutte le notti, tutti i vuoti, tutte le impotenze,
voglio fissare sempre Voi e restare sotto la vostra grande luce.
O mio Astro amato,
incantatemi, perché non possa più uscire dallo splendore dei vostri raggi.


O Fuoco consumatore, Spirito d'amore,
scendete sopra di me,
affinché si faccia della mia anima come un'incarnazione del Verbo,
ed io sia per Lui un'aggiunta d'umanità nella quale Egli rinnovi tutto il suo mistero.



E Voi, o Padre,
chinatevi sulla vostra piccola creatura,
copritela con la vostra ombra, e non guardate in lei che il Diletto
nel quale avete riposto tutte le vostre compiacenze.



O miei TRE, mio Tutto,
mia Beatitudine, Solitudine infinita, Immensità in cui mi perdo,
mi consegno a Voi come una preda.
Seppellitevi in me, perché io mi seppellisca in Voi,
in attesa di venite a contemplare, nella vostra luce,
l'abisso delle vostre grandezze.

Beata Elisabetta della Trinità

venerdì 24 maggio 2013

Solennità della Santissima Trinità


Qualcuno ha detto che Dio è cosi perfetto che non poteva rimanere da solo. Dio decide di non rimanere da isolato nell’alto dei cieli, ma si apre alle relazione e alla differenza. Sant’Agostino ci parla della Trinità come un circolo virtuoso nel quale il Padre ama il Figlio (l’amato) nella comunione dello Spirito Santo (l’amore). Ecco un modello sublime per le nostre relazione spesso difficili e tortuose. L’altro - che rimane pur sempre un mistero -  ha bisogno delle nostre cure e cerca in noi degli occhi pieni di compassione e di perdono. Allora si, questo è un impegno arduo che può anche scontrarsi con i nostri propri limiti, ma a nessuno è chiesto l’impossibile; un po’ alla volta, passo dopo passo, la pace diventa possibile: «Tutto posso in colui che mi dà la forza» (Filippesi 4,13).

lunedì 20 maggio 2013

Armonie dello Spirito


Ascolta qui: improvvisazione alla cetra

Vieni, luce vera
Vieni, eterna vita
Vieni, mistero nascosto
Vieni, tesoro ineffabile
Vieni, realtà indicibile
Vieni, persona incomprensibile
Vieni, esultanza perenne
Vieni, verace attesa di quanti saranno salvati
Vieni, il rialzarsi di chi giace
Vieni, risurrezione dei morti
Vieni, o potente, che ogni cosa sempre compi, 
muti e trasformi con il solo volere
Vieni, invisibile e del tutto intangibile e impalpabile
Vieni, tu che sempre rimani immobile, e ad ogni istante tutto ti muovi e vieni a noi che giacciamo nell'Ade, tu che sei al di sopra di tutti i cieli
Vieni, nome desiderato e celebrato, ma del tutto impossibile a essere detto da parte nostra chi egli sia o a essere conosciuto quale e quanto sia
Vieni, gioia eterna
Vieni, corona immarcescibile
Vieni, porpora del grande Dio e Re nostro
Vieni, cintura cristallina e di pietre preziose
Vieni, calzare inaccessibile
Vieni, vera destra regale purpurea e sovrana
Vieni, tu che ha bramato e brama la mia misera anima
Vieni, solo a chi è solo - poiché io sono solo, come vedi
Vieni, tu che mi hai separato da tutto e mi hai reso solo sulla terra
Vieni, tu che sei divenuto in me desiderio e hai fatto che ti desiderassi, o del tutto inaccessibile
Vieni, mio respiro e mia vita
Vieni, consolazione della mia povera anima
Vieni, gioia e gloria e delizia senza fine.
S. Simeone il Nuovo Teologo



venerdì 17 maggio 2013

Pentecoste Gv 14,15-16.23-26



Ci “ricorderà”! Può essere una chiave d’ingresso in questo giorno di Pentecoste! Quante cose infatti “ricordiamo”, portiamo “al cuore” (vero senso etimologico della parola “ricordare”). Quante cose custodiamo nel cuore, magazzino dei ricordi e sede delle decisioni dell’anima. Quante ne rievochiamo davanti ad un discernimento importante, ma anche dinanzi ad un’esperienza, quasi fossero maestri di esperienza i nostri ricordi. Lo Spirito del Risorto, riempiendoci con il fuoco del Suo amore, ci aiuta a ricordare, anche attraverso questo “esercizio dell’anima”. Innanzitutto ci ricorda le Sue parole e le meraviglie che ha fatto e fa per noi, e con esse la Sua dolce presenza, che dimora in noi. Dio è in noi, ascoltiamolo per ogni nostra decisione. Dio è tutto in tutti!

mercoledì 15 maggio 2013

Un piccolo viaggio ad Assisi

Clicca sull'immagine per vedere il video


lunedì 13 maggio 2013

Salmo 5

Il salmo esprime un’ardente e calma supplica a Dio. L’orante riconosce Dio come suo re provvidente e misericordioso. Egli prega incessantemente fin dal mattino, e attende il suo aiuto in mezzo alle difficoltà causate da tanti suoi nemici. L’orante interpella Dio presentandogli la sua fede: “Tu non sei un Dio che gode del male…”. Poi conferma se stesso: “Sanguinari e ingannatori, il Signore li detesta”. Quindi indirizza il suo cuore verso la gioia che Dio nella sua misericordia gli darà: “Io, invece, per il tuo grande amore, entro nella tua casa…”. Il salmista ha in mente il tempio, e pensa che Dio lo salverà dagli avversari e gli darà la grazia di potere giungere a Gerusalemme ed entrare nel tempio. Nel compimento di Cristo la casa del Signore è il santuario del cielo. Il salmo termina con un’apertura a tutti i giusti per i quali l’orante desidera gioia e pace dalla benevolenza di Dio.


Ascolta qui i frati che cantano il salmo 5


Salmo 5 – Preghiera del mattino
Al maestro del coro. Per flauti. Salmo. Di Davide.

Porgi l’orecchio, Signore, alle mie parole:
intendi il mio lamento.

Sii attento alla voce del mio grido,
o mio re e mio Dio,
perché a te, Signore, rivolgo la mia preghiera.

Al mattino ascolta la mia voce;
al mattino ti espongo la mia richiesta
e resto in attesa.

Tu non sei un Dio che gode del male,
non è tuo ospite il malvagio;

gli stolti non resistono al tuo sguardo.
Tu hai in odio tutti i malfattori,

tu distruggi chi dice menzogne.
Sanguinari e ingannatori, il Signore li detesta.

Io, invece, per il tuo grande amore,
entro nella tua casa;
mi prostro verso il tuo tempio santo
nel tuo timore.

Guidami, Signore, nella tua giustizia
a causa dei miei nemici;
spiana davanti a me la tua strada.

Non c’è sincerità sulla loro bocca,
è pieno di perfidia il loro cuore;
la loro gola è un sepolcro aperto,
la loro lingua seduce.

Condannali, o Dio,
soccombano alle loro trame,
per i tanti loro delitti disperdili,
perché a te si sono ribellati.

Gioiscano quanti in te si rifugiano,
esultino senza fine.
Proteggili, perché in te si allietino
quanti amano il tuo nome,

poiché tu benedici il giusto, Signore,
come scudo lo circondi di benevolenza.


venerdì 10 maggio 2013

Ascensione Lc 24,46-53



Oggi celebriamo la solennità… dell’apparente distacco da Gesù. Il Padre non priva l’umanità del suo Salvatore, della sua via, verità e vita (cf. Gv 14,6), lasciandola brancolare nel buio della storia, ma benedice ogni uomo e chiama ad essere testimoni: anche tu! Amico, amica…sii trasparenza di Gesù, segui Lui solo e rendi visibile il suo amore che perdona! Quello di Gesù è l’unico nome che è al di sopra di ogni altro nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi e ogni lingua canti che Cristo è Signore (cf. Fil 2,9-11). Non stiamo allora vagabondando lungo una storia in cui Dio è il grande assente, ma siamo mandati come araldi del gran Re (cf. Fonti Francescane 346) rivestiti di Spirito Santo: noi ne siamo la voce, il sorriso e la tenerezza! 


lunedì 6 maggio 2013

Armonie dello Spirito


Ascolta qui: Miserere di Josquin des Prez (1503-04)



«O Signore Gesù Cristo, nostro Dio, Tu che hai pianto per Lazzaro versando per lui lacrime di tristezza e di misericordia, ricevi le mie lacrime e con la Tua Passione guarisci le mie passioni. Con le Tue ferite, guarisci le mie ferite. Con il Tuo sangue purifica il mio sangue e mescola nel mio corpo il profumo del Tuo corpo datore di vita. Il fiele che i Tuoi nemici Ti hanno fatto bere addolcisca il fiele che mi ha fatto bere il Nemico. Il Tuo Corpo steso sulla Croce, stenda verso di Te la mia mente trascinata in basso dai demoni. La testa che Tu hai chinata sulla Croce, alzi la mia testa schiaffeggiata dai nemici. Le Tue Santissime Mani, inchiodate dagli empi sulla Croce, mi tirino dall’abisso della perdizione , così come Tu stesso hai promesso. Il Tuo volto beffeggiato con schiaffi e sputi, riempia di splendore il mio volto macchiato dalle iniquità. Il Tuo Spirito che mentre eri crocifisso hai affidato al Padre, mi guidi verso di Te con l’aiuto della Tua grazia. Non ho un cuore addolorato per cercarti. Non ho il pentimento e l’umiltà che fanno ritornare i figli alla loro eredità. Non ho lacrime di consolazione, o Signore. La mia mente è stata offuscata da preoccupazioni mondane, e non è in grado di cercarti con sentimenti di dolore.
A causa di tante tentazioni il mio cuore si è raffreddato e non può riscaldarsi con lacrime d’amore verso di Te. Ma Tu, o Signore Gesù Cristo, nostro Dio, Tesoro di beni, dammi pentimento perfetto ed anima addolorata ed infranta per andare con tutto il cuore alla Tua ricerca; poiché senza di Te, diventerò estraneo ad ogni bene. Dammi dunque, o Buono, la Tua grazia!
Il Padre Tuo, dal quale sei nato prima di tutti i secoli, rinnovi in me la Tua immagine. Ti ho abbandonato, Signore; non abbandonarmi! Mi sono allontanato da Te; esci per ricercarmi. Portami al Tuo pascolo spirituale. Numerami tra le pecore del Tuo gregge eletto. Nutrimi insieme con loro alla erba dei Tuoi divini Sacramenti.
Poiché Tu dimori nelle loro anime pure e risplenda in esse la luce delle Tue rivelazioni.
Il Tuo Splendore è la consolazione ed il riposo di quanti hanno faticato per Te in tentazioni e nelle sofferenze. Di questo Splendore rendi degno, me indegno, con la grazia e l’amore per gli uomini del nostro Salvatore Gesù Cristo, nei secoli dei secoli. Amen!»
Sant'Isacco il Siro 

venerdì 3 maggio 2013

VI Domenica di Pasqua: Gv 14,23-29



Il tempo pasquale ci fa rivivere nell’arco di poche settimane due significative esperienze di “distacco” del Signore dai suoi. Per due volte assistiamo alla Sua dipartita dal mondo ed altrettante volte il dono che ne scaturisce diviene prova di un’assenza che, accolta nella fede, si fa presenza viva e vivificante. Come sul Golgota consegnandosi alla morte di croce ci ha offerto la salvezza, così ora che si prepara ad ascendere al Padre, Gesù ci promette un altro dono, lo Spirito Santo, capace di aprire i credenti ad una più profonda intelligenza e di introdurli al cuore della vita trinitaria. Dono del Padre, memoria vivente del Figlio, vincolo d’amore e di pace, lo Spirito Santo ci rammenta quanto il Signore ci ha insegnato dandocene una comprensione più piena ed intima. Invochiamolo con fede viva, accogliamolo con cuore grato, alimentiamolo nella preghiera, perché ci guidi alla contemplazione del volto del Padre nella vita e nella gioia senza fine.


mercoledì 1 maggio 2013

Armonie dello Spirito


Ascolta qui: Nuvole Bianche di Einaudi


O Gesù,

aiutaci a diffondere la tua fragranza
ovunque noi andiamo.
Infondi il tuo Spirito nella nostra anima
e riempila del tuo amore
affinché penetri nel nostro essere
in modo così completo
che tutta la nostra vita
possa essere soltanto fragranza
e amore trasmesso tramite noi e visto in noi,
e ogni anima con cui veniamo a contatto
possa sentire la tua presenza
nella nostra anima,
e poi guardare in su
e vedere non più me, ma Gesù.
Resta con noi,
e noi cominceremo a brillare della tua luce,
a brillare per essere una luce per gli altri.
La luce, o Gesù, sarà la tua,
non verrà da noi,
sarà la tua luce
che brillerà sugli altri attraverso noi.
Lascia che ti rivolgiamo le nostre preghiere
nel modo che più ami,
spargendo la luce
su quelli che ci circondano.
Lasciaci predicare senza predicare,
non con le parole, ma con l'esempio.
Con la forza che attrae
e l'influsso di quel che facciamo.
Con la pienezza dell'amore
che abbiamo per te nel nostro cuore.
Amen.
Madre Teresa di Calcutta