Giovani frati in cammino

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Frati in preghiera

Rapisca, ti prego, o Signore,l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell'amor tuo, come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio.

Santa Maria Madre di Dio prega per noi

Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria,che sei vergine fatta Chiesa.

Giovani frati itineranti

Una gita a Perugia

sabato 31 gennaio 2015

IV Domenica del Tempo Ordinario - Mc 1,21-28




In questo periodo sto leggendo il libro di Hannah Arendt intitolato “La Banalità del male”, mi sembrano il titolo adatto a questo brano del Vangelo di Marco.

Il male viene sconfitto da un semplice: “Taci! Esci da lui” di Gesù.

Ma anche lo stupore degli ascoltatori di Gesù, al versetto 22, pare essere mosso da una semplicità di parola che non si difende ma ha il suono di una relazione.

Il male, apparentemente complesso e saccente, alle parole di Gesù risulta banale e fuggente.

Esso ha dimenticato, ha rifiutato, la relazione fondatrice dell’amore: la relazione con Dio.

sabato 24 gennaio 2015

III Domenica del Tempo Ordinario - Mc 1,14-20


“Passando lungo il mare di Galilea, vide…”. È un vedere, quello di Gesù, che esprime tutta la meraviglia di un incontro, da persona a persona. È anche l’inizio e il fondamento di una relazione che segnerà l’intera vita dei discepoli. Ad esso segue l’invito, la chiamata da parte di Colui al quale si apparterrà per sempre. Questa relazione è orientata infatti alla reciprocità: come Gesù sarà completamente loro, così essi si affideranno completamente a Lui. Il Signore ci aiuti ad accogliere  il dono che incessantemente fa a ciascuno di noi: la sua familiarità

sabato 17 gennaio 2015

II Domenica del Tempo Ordinario - GV 1,35-42


Dove abita il Messia? Il Logos che viene dal seno del Padre e che
ha piantato la sua tenda in mezzo a noi, abita dove lo si fa entrare.
Non dice: «venite e vedete», bensì «venite e vedrete».
E cioè venite adesso e vedrete (capirete) in seguito, dopo aver fatto esperienza.
Accogliamo dunque l’invito di Gesù di seguirlo per vedere dove dimora.
Inizia così l’avventura della sequela...

sabato 10 gennaio 2015

Battesimo di Nostro Signore Gesù Cristo - Mc 1,7-11


Giovanni conosce bene la sua identità: egli  proclama che dopo di lui verrà uno che è più forte. Il profeta ha battezzato con acqua, il Figlio di Dio battezzerà con un elemento più forte: battezzerà in Spirito Santo! E' questo Spirito che discende verso Gesù insieme alla voce del Padre che proclama: "Tu sei il figlio mio, l'amato, in te ho posto il mio compiacimento". Il Messia atteso battezzerà nella promessa e nella fedeltà di un Padre del quale siamo figli.    




lunedì 5 gennaio 2015

Epifania del Signore - Mt 2,1-12


I magi vengono da molto lontano per vedere un bambino, non lo conoscono ancora eppure per loro è già “il re dei giudei”. Erode invece, abitava vicino a Betlemme, non sapeva niente del Messia che doveva venire ma “restò molto turbato” all’annuncio dei magi, come se questo bambino nella sua fragilità gli avesse già tolto qualcosa del suo potere, per cui questo bambino diventa un avversario. Gesù è appena apparso in forma umana che subito compare un primo avversario, un primo conflitto. In realtà tutta la sua vita sarà un conflitto con questa gente: quella che ricerca il potere e il proprio interesse a tutti i costi. Dall’altra parte abbiamo tre personaggi che non esitano a “prostrarsi”, ad “adorarlo”, a deporre dinanzi al bambino i loro regali più preziosi. Dall’inizio del suo vangelo, Matteo ci mette subito sotto gli occhi due atteggiamenti opposti nei confronti di Gesù, quasi a dire che la venuta di Gesù chiede una presa di posizione: il tuo interesse qual è?

sabato 3 gennaio 2015

II Domenica dopo Natale - Gv 1,1-8


I tempi passano e, pian piano, ci allontaniamo dal tenero giorno di Natale. Ma che cosa abbiamo visto nella grotta di Betlemme? Che cosa ci trasmette quel Bambino? Forse, tra i tanti elementi che caratterizzano  il Natale, la nascita di Gesù ci è passata accanto senza che ne capissimo il senso più profondo.
Non ci spaventiamo però! Ci viene offerta la possibilità di ritornare indietro, in modo che la nostra intelligenza e lo sguardo del nostro cuore si possano concentrare su di Lui, per iniziare a comprendere la sua vera identità.
Verbo, luce, vita, sono realtà importanti, presenti nel nostro quotidiano, che Dio ha voluto ci raggiungessero nella piccolezza e semplicità di un bambino, proprio perché, tramite tali realtà, Egli parla di se stesso. È Lui che, con delicatezza e libertà, vuole venirci incontro, facendosi conoscere, accarezzandoci e lasciandosi accarezzare da noi. In questa nuova relazione, piena di grazia e verità, è colmata la distanza tra noi e Dio  e, in un cammino di dialogo e crescita fatto con Lui, acquistiamo una nuova identità: la bellezza di essere, come Gesù, i suoi figli amati!