In questo periodo sto leggendo il
libro di Hannah Arendt intitolato “La Banalità del
male”, mi sembrano il titolo adatto a questo brano del Vangelo di Marco.
Il male viene sconfitto da un
semplice: “Taci! Esci da lui” di Gesù.
Ma anche lo stupore degli
ascoltatori di Gesù, al versetto 22, pare essere mosso da una semplicità di
parola che non si difende ma ha il suono di una relazione.
Il male, apparentemente complesso
e saccente, alle parole di Gesù risulta banale e fuggente.
Esso ha dimenticato, ha
rifiutato, la relazione fondatrice dell’amore: la relazione con Dio.
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