venerdì 20 luglio 2012

Sedicesima domenica del Tempo Ordinario
Mc 6, 30-34


«Venite in disparte, voi soli,
in un luogo deserto,
e riposatevi un po'» (v.31)

Che bello è poter rientrare  a casa dopo una giornata di intenso lavoro!
Proprio come i Discepoli di ritorno dalla loro missione, così desiderosi di raccontare a Gesù quanto hanno veduto, operato e compreso.

Raccontare… raccontarsi davanti al Signore, aprendogli il proprio cuore e facendo con Lui discernimento sul proprio vissuto, così ricco di quella gioia, dello stupore e dell’entusiasmo che ogni nuova e positiva esperienza porta con sé.
Ma spesse volte  reso inevitabilmente pesante dalla fatica di dover fare i conti con il proprio limite, con il fallimento… Accade così che la stanchezza talvolta non si fermi solo alle ginocchia ma prosegua la sua corsa arrivando al cuore fiaccandolo.
E poi arriva Lui che tutto comprende, al quale basta uno sguardo per leggere chiaro sui nostri fogli stropicciati, invitandoci così a sostare per ristorarci:
«Venite in disparte, voi soli… e riposatevi un po'»
Per quanto confortevole  si tratta pur sempre di una sosta e non del punto di arrivo di un viaggio... giusto il tempo di riprender fiato per poi tornare a donarsi generosamente per le strade della Palestina!
Sull’esempio del Pastore misericordioso che non si concede tregua di fronte allo smarrimento del suo gregge e tutto sacrifica con amore.

Che bello è, dunque, poter rientrare a casa dopo una giornata di intenso lavoro! E da qui ripartire, riposati, rinnovati e senza esitazioni perché «l’amore di Cristo ci spinge!» (2 Cor 5,14).



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