sabato 13 aprile 2013

III domenica di Pasqua Gv 21,1-19




Gesù è già sulla riva che osserva i suoi discepoli, mentre si affaticano nel lavoro di ogni giorno, ma sembra che nessuno si accorga di lui.

Poi un segno generoso di affetto, una grande pesca e quella cura familiare che tante volte avevano sperimentato. E nell’amore ricevuto, il discepolo riconosce la verità della presenza di Gesù, di nuovo  accanto a loro.  

Più che la rete di pesci, è il cuore riempito di amore a vincere ogni loro dubbio: 
“nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore”. (Gv 21,12)

Anche noi abbiamo fame. Dacci un po’ di pesci e un po’ di fuoco.

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