venerdì 26 aprile 2013

V domenica di Pasqua Gv 13,31-33a.34-35




«Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho mato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13,34)

Proprio guardando al Signore Gesù possiamo capire la portata delle densissime parole di questo vangelo. L'amore è spesso ridotto a puro sentimentalismo, invece, in questo caso, possiamo notare come di romantico non ci sia nulla. Egli si offre liberamente e fa dono di sè. A noi viene chiesta la libera adesione a Lui, ascoltando e guardando quanto Lui ha da insegnarci! L'amore che ci viene chiesto di esercitare con i fratelli deve essere proprio come il suo! Allora mai ci stanchiamo di volgere il nostro sguardo al Cristo, incanalando ogni nostra forza, ogni nostro pensiero, ogni nostro sentimento, ogni nostra azione al bell'amore del Signore Gesù. La via è a senso unico e l'accesso è una porta stretta: il nostro peccato viene crocifisso! Questa è la vittoria sulla solitudine, sull'isolamento. La vera comunione e, dunque, la nostra vera gioia, è proprio a partire dallo sguardo alle braccia spalancate del Signore nostro Gesù Cristo.


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