I discepoli, nel Vangelo di questa
domenica, chiedono al Signore: “Aumenta la nostra fede”.
Ma in che cosa consiste concretamente
questa virtù?
Per rispondere a questa domanda ci
faremo aiutare da quello che un giorno disse il grande papa Giovanni Paolo I,
Albino Luciani.
«Ecco che cosa è la fede: arrendersi a
Dio, ma trasformando la propria vita. Cosa non sempre facile. Agostino ha
raccontato il viaggio della sua fede; specialmente nelle ultime settimane è
stato terribile; leggendo si sente la sua anima quasi rabbrividire e torcersi
in conflitti interiori. Di qua, Dio che lo chiama e insiste, e di là, le
antiche abitudini, "vecchie amiche
- scrive lui -; e mi tiravano dolcemente per il mio vestito di carne e mi
dicevano: Agostino, come?!, tu ci
abbandoni? Guarda, che tu non potrai più far questo, non potrai più far
quell'altro e per sempre!". Difficile! “Mi trovavo - dice - nello
stato di uno che è a letto, al mattino. Gli dicono: Fuori, Agostino, alzati!. Io invece, dicevo: Sì, ma più tardi, ancora un pochino!. Finalmente il Signore mi ha
dato uno strattone, sono andato fuori.” Ecco, non bisogna dire: Sì, ma; sì,
ma più tardi. Bisogna dire: Signore,
sì! Subito! Questa è la fede.
Rispondere con generosità al Signore. Ma chi è che dice questo sì? Chi è umile
e si fida di Dio completamente!».
Facciamo dunque il possibile per
crescere nell'amicizia di questa bella virtù, chiediamola al Signore Gesù e
avremo come una fonte di forza dentro di noi che ci porterà dall'oscurità alla
luce.
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