Le
prospettive che Gesù ci mostra nel vangelo di questa domenica non sono certo
rassicuranti: guerre, terremoti,
carestie, pestilenze, divisioni e omicidi nella stessa famiglia, persecuzioni
contro i discepoli. Se guardiamo alla società e al mondo in cui viviamo, quelle
prospettive sono oggi realtà: cataclismi climatici, omicidi in famiglia, una
moralità sempre più inesistente e la Chiesa perseguitata… Ma ancora oggi il
Signore ci ricorda che “non è la fine”, perché la fine non può essere questa. Lui
è ancora presente e operante in mezzo a noi, in modo invisibile e misterioso,
ma non meno reale. L’invito che Egli ancora oggi ci fa è a perseverare nel bene,
saldi sino alla fine nella fede e nella speranza in Lui, che è il Dio della
vita, e che mai ci abbandona.
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