venerdì 2 novembre 2012


Trentunesima domenica
del Tempo Ordinario
Mc 12,28b-34



Il vangelo di questa domenica ci pone di fronte a due comandamenti che si completano l’uno con l’altro: amare Dio e amare il nostro prossimo. 

Questi precetti che Gesù ci dona devono far parte della nostra vita in tutta la loro pienezza. 

Egli ci invita ad amare il nostro prossimo per poter amare Dio. 
Amare i fratelli e le sorelle implica il volersi bene affrontando la propria vita andando in profondità. 
Scovare le radici è un "lavoro" che richiede tempo, discernimento e preghiera. 

Emblematiche, a tal proposito, possono essere le figure di due santi che sanno offrirci un’esempio: san Massimiliano Kolbe, che ci sprona a lottare contro le nostre debolezze affidandoci all’Immacolata, e san Francesco di Sales, che richiama alla dolcezza verso noi stessi. 

Apprendiamo da questo vangelo, dunque, l'opportunità di amare concretamente, attraverso il perdono e la riconciliazione, il nostro prossimo. Così facendo, davvero ameremo anche Dio che non vediamo (1 Gv 4,20).

Preghiamo allora il Signore Gesù affinchè ci aiuti in questo cammino terreno a crescere nell’amore, scoprendo nel nostro cuore e in quello degli altri il Padre che vi abita, il quale ci ricolma di ogni bellezza.



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