venerdì 14 dicembre 2012

III Domenica di Avvento - Lc 3, 10-18



“Che dobbiamo fare?”. Quante volte ce lo siamo chiesti noi stessi per la nostra vita, quante volte avremmo voluto chiederlo a chi pensavamo ne sapesse più di noi, un ‘maestro’ , un saggio.
Nel vangelo tutti questi personaggi lo chiedono a Giovanni e, più tardi, sappiamo che sarà il giovane ricco a chiederlo ad un altro maestro, Gesù. Ma la lezione non cambierà. Sarà necessario, per loro come per noi fare spazio, liberarsi dai fardelli inutili, dalla ‘roba’ di ricordo verghiano, ma anche dalle pesanti croci che noi stessi ci carichiamo sulle spalle (sensi di colpa, sfiducia, rancori…).
E fare cosa? Porci in attesa, potremmo pensarlo come un ascolto, che accoglie ‘colui che viene’ e sì, brucerà il male del nostro cuore con la fiamma del suo amore che purifica, e poi ci chiederà di seguirlo, sulla strada della vocazione che ha scelto per noi, per donarci la vita eterna con Lui.

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