Il Buon Pastore chiama le sue pecore, ciascuna per nome. Non l’anonimato
del gregge nella
sua bocca, ma il nome proprio di ciascuno di noi, pronunciato come nessun altro sa fare. Il
nostro non è un Signore dei recinti chiusi ma degli spazi aperti, pastore che dona libertà e fiducia. Egli è una guida sicura, che ci sta dinanzi e non
alle spalle. Cristo è porta spalancata alla vita; più forte della morte, più forte di tutte le
prigioni. Non semplicemente vita necessaria, ma quella vita traboccante, che rompe gli argini e sconfina.
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