Con questa Parola il Signore ci invita a fare un prezioso salto di
qualità. Come attraverso il sapiente lavoro di un agricoltore in questo mese
settembrino, il Signore usa “l’utensile” della Sua Parola per seminare il Suo
amore nei solchi del nostro cuore. Seguendo questi solchi, come canali
d’irrigazione delle anime, ci fa passare dal “guadagnare” il fratello, al
“chiedere” qualcosa insieme a lui. E ciò lo si fa solo rivolgendosi con voce
unanime al Padre Nostro che è nei cieli, come ci dice il Vangelo. Quel cuore
unico (concorde) rende il Signore presente in mezzo a noi e fa salire al cielo,
come incenso, la nostra preghiera. Perdono e accordo divengono quindi dighe
aperte del Suo amore, necessarie per il vivere bene nella comunità: parrocchiale,
fraterna, familiare. L’ascolto di una correzione invece è simile a una fornace:
il suo lavoro è bruciare, ma ha il potere di modellare l’anima a Cristo.
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