sabato 6 settembre 2014

XXIII Domenica del T.O. Mt 18,15-20



Con questa Parola il Signore ci invita a fare un prezioso salto di qualità. Come attraverso il sapiente lavoro di un agricoltore in questo mese settembrino, il Signore usa “l’utensile” della Sua Parola per seminare il Suo amore nei solchi del nostro cuore. Seguendo questi solchi, come canali d’irrigazione delle anime, ci fa passare dal “guadagnare” il fratello, al “chiedere” qualcosa insieme a lui. E ciò lo si fa solo rivolgendosi con voce unanime al Padre Nostro che è nei cieli, come ci dice il Vangelo. Quel cuore unico (concorde) rende il Signore presente in mezzo a noi e fa salire al cielo, come incenso, la nostra preghiera. Perdono e accordo divengono quindi dighe aperte del Suo amore, necessarie per il vivere bene nella comunità: parrocchiale, fraterna, familiare. L’ascolto di una correzione invece è simile a una fornace: il suo lavoro è bruciare, ma ha il potere di modellare l’anima a Cristo.

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