Le parole che l’angelo rivolge a
Maria durante l’annunciazione fanno emergere la grandiosità dell’evento che sta
accadendo e di chi è coinvolto in esso: la piena di grazia, il Figlio
dell’Altissimo, Figlio di Dio. Ma come si pone Maria davanti a tutto questo?
Non si esalta per essere stata esaltata, ma si riconosce come la serva umile
del Signore. Come si porrà Gesù rispetto al suo essere Figlio di Dio? Egli
dice: “Il Figlio dell’uomo è venuto non per farsi servire ma per servire” (Mc
10,45). È mirabile questa rivelazione: l’umanità, l’umiltà e il servizio sono
il velo che nasconde la divinità, la grandezza e la grazia!
In fondo, la nostra umanità
debole e segnata dal peccato non è che un velo che copre il nostro essere figli
amati (questo è ciò che il Padre dice di noi!). Quindi, anche per noi, lo
“svelamento” inizia con il sì di Maria: “avvenga per me secondo la Tua Parola”,
la quale dice: “Tu sei mio figlio amato!”.
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