“Maria sente nello stesso tempo che il Cristo è il suo
piccolo, e che è Dio. Lo guarda e pensa: questo Dio è mio figlio, questa carne
divina è la mia carne, è fatta di me, ha i miei occhi e questa forma della sua
bocca è la forma della mia: mi rassomiglia. È Dio e mi rassomiglia!
È un Dio piccolo, che si può prendere fra le braccia e
coprire di baci, un Dio caldo, che sorride e respira, un Dio che si può
toccare, e vive”. (J.P. Sartre)
Davvero oggi possiamo andare in pace, perché il nostro
Signore ha rovesciato il cielo sulla terra; ora, finalmente, facciamo tutti
parte delle sua famiglia, della famiglia regale...
Ora possiamo cerchiare le labbra di stupore stringendo fra
le braccia tutta la potenza del cielo nascosta dentro il pianto di un bambino
fragile: i nostri occhi lo vedono, e la notte del nostro cuore ora ha una luce,
forse fioca, ma certa.
Ora possiamo con serenità nuova offrire a Lui questo anno
che se ne sta andando e guardare al domani con una speranza certa: il Signore è
con noi!
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