mercoledì 24 dicembre 2014

Natale del Signore - Gv 1,1-18


Il Natale, tema familiare a tutti, si può contemplare partendo da angolature ed esperienza diverse con la certezza che il mistero non si esaurisce, anzi offre ad ognuno ricchezze impensabili, tesori sempre nuovi da scoprire.  Natale è incarnazione, significa Dio in carne umana. La salvezza passa attraverso la carne di Cristo, la sua nascita, passione, morte e risurrezione: è la carne di Dio, la carne di Maria.
Non è un’apparenza di carne ma carne concreta, componente essenziale dell’uomo. La salvezza, attraverso la carne di Cristo, passa attraverso la nostra carne redenta e da redimere: carne forte, bella e fragile. È la carne destinata alla risurrezione, senza distinzioni di colori. Dio ha quindi assunto la nostra vita incarnandosi, da uomo che manifesta la sua presenza tra gli uomini. E’ entrato nella nostra storia per condividere ogni cosa con l’umanità. Ed è entrato come luce, una luce che avvolge le oscurità e le tenebre che sono per noi il peccato, la disperazione, la tristezza. La luce vera, quella che illumina ogni uomo splende nelle nostre tenebre: è necessario alzare lo sguardo per lasciarsi travolgere da questa luce e orientare la nostra esistenza. La luce è Cristo che ci permetterà di guarda con chiarezza ciò che ci circonda, ci permetterà di superare gli ostacoli, le fatiche e camminare avendo sempre questa luce che ci guida verso l’orizzonte di Dio…
«Sappiamo che la vita, la salvezza dalla disperazione e la garanzia per l’intero universo si racchiudono nelle    parole: il verbo si è fatto carne» (F. Dostoevski).

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