Il
Natale, tema familiare a tutti, si può contemplare partendo da angolature ed
esperienza diverse con la certezza che il mistero non si esaurisce, anzi offre
ad ognuno ricchezze impensabili, tesori sempre nuovi da scoprire. Natale è incarnazione, significa Dio in carne
umana. La salvezza passa attraverso la carne di Cristo, la sua nascita,
passione, morte e risurrezione: è la carne di Dio, la carne di Maria.
Non
è un’apparenza di carne ma carne concreta, componente essenziale dell’uomo. La
salvezza, attraverso la carne di Cristo, passa attraverso la nostra carne
redenta e da redimere: carne forte, bella e fragile. È la carne destinata alla
risurrezione, senza distinzioni di colori. Dio ha quindi assunto la nostra vita
incarnandosi, da uomo che manifesta la sua presenza tra gli uomini. E’ entrato
nella nostra storia per condividere ogni cosa con l’umanità. Ed è entrato come
luce, una luce che avvolge le oscurità e le tenebre che sono per noi il
peccato, la disperazione, la tristezza. La luce vera, quella che illumina ogni
uomo splende nelle nostre tenebre: è necessario alzare lo sguardo per lasciarsi
travolgere da questa luce e orientare la nostra esistenza. La luce è Cristo che
ci permetterà di guarda con chiarezza ciò che ci circonda, ci permetterà di
superare gli ostacoli, le fatiche e camminare avendo sempre questa luce che ci
guida verso l’orizzonte di Dio…
«Sappiamo
che la vita, la salvezza dalla disperazione e la garanzia per l’intero universo
si racchiudono nelle parole: il verbo
si è fatto carne» (F. Dostoevski).
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