Elemosina,
preghiera, digiuno: ecco le tre parole chiave che aprono il tempo di grazia
della Quaresima. Tempo di riconciliazione, di purificazione, di ricerca di una gioia
più profonda: dell'autentica grazia che sgorga dal perdono, da un dono grande,
da un iper-dono... di puro amore.
E allora carità (disponibilità, tempo) per gli altri,
intimità orante con Dio, e qualche mancanza in sé. Ma tutto nel
nascondimento, poiché il Padre nostro “è
nel segreto” – e nel segreto vede ogni cosa – e si compiace del bene
nascosto.
Il seme caduto morirà, il germoglio spunterà, il fiore
sboccerà e il frutto verrà alla luce. Qualcuno ne godrà, e non saprà chi
ringraziare... ma, nell'intimo, conserverà un senso di gratitudine che non
andrà perduto!
«Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!»
[2Cor 6,2].
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