Ancora una
volta abbiamo bisogno della Parola dura ma liberante di Gesù per prendere
contatto con una realtà che ci abita: noi stiamo più attenti alla forma che
alla sostanza, perché pensiamo che sia la buccia esterna da salvaguardare, così
che nulla di male possa entrare…
«Ipocriti!», sappiamo bene che
questa buccia ci serve più per nascondere il male che c’è in noi che ad
arginare quello che viene da fuori.
«Non
cercare più la pace, ma datti lì dove sei; smetti di guardarti ma guarda i tuoi
fratelli e sorelle che sono nel bisogno. […] Chiediti piuttosto come puoi oggi
amare di più […]. Tutto si risolverà nell’amore! […] Smetti di vedere i difetti
che [l’altro] ha; guarda piuttosto i tuoi difetti e sappi che sei perdonato,
che a tua volta puoi perdonare gli altri ed entrare oggi in questa conversione
dell’amore» (J. Vanier, La comunità).
Si tratta ancora e sempre dello
stesso movimento di conversione: non guardare la punta del nostro naso, non
cercare difesa ad oltranza, non chiuderci a riccio, ma essere estroflessi,
lasciarci andare nel movimento dell’amore, attenti più alla sostanza del darsi
che alla forma del proteggerci!
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