Il Re della gloria entra
in Gerusalemme recando pace e salvezza. Non conquista la città con
astuzia e violenza, ma con umiltà e mansuetudine. Gesù è un re
mite, che alza la voce solo per pregare il Padre e per schierarsi in
difesa degli ultimi. Questa mansuetudine, tuttavia, crea scompiglio
tra la gente. Colui che porta al mondo la pace, diviene motivo di
divisione e di contrasti tali da indurne la morte. Eppure sul Golgota
non è la fine: la debolezza, rivestita della forza disarmante di un
amore assoluto e profondo, si rivelerà potenza inarrestabile, perciò
temuta dai potenti, con cui Cristo dall'alto della croce vincerà il
mondo.
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