"Preghiamo dunque, e con
le lacrime imploriamo il Signore
di non nasconderci il suo volto e di non
uscire dal tempio del nostro cuore.
Nel suo giudizio non ci accusi e non ci
convinca di peccato,
ma infonda in noi la grazia di ascoltare
con la massima
devozione la sua parola.
Ci dia la pazienza per sopportare le ingiurie,
ci
liberi dalla morte eterna; ci glorifichi nel suo regno,
affinché meritiamo di
vedere il giorno della sua eternità con
Abramo, Isacco e Giacobbe.
Ci
conceda tutto questo colui al quale è onore, potestà,
splendore e dominio nei
secoli eterni.
E tutta la chiesa risponda: Amen!"
(dai Sermoni di Sant'Antonio)
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