sabato 13 giugno 2015

Sant'Antonio – Mc 16,15-20



La più bella notizia, il Vangelo, ci raggiunge anche oggi stanandoci dal nostro quotidiano vivacchiare. Come i discepoli siamo divisi fra lo stupore per questo Gesù che continua a bussare alla nostra porta e le resistenze che dentro di noi insistono sul dubbio (“in fondo il Signore è lui, che devo o posso fare io?”).

«E disse loro: “Andate!”».

Ma a Gesù risorto non interessa il nostro essere incostanti, il nostro essere inaffidabili, deboli e arrendevoli, anzitutto svogliati. Non ci rimprovera nemmeno (sa bene di che pasta siamo fatti…) ma ci manda! Noi che per primi non scommetteremmo tanto su noi stessi, riceviamo invece la piena, gratuita, incondizionata fiducia da Lui.

“Allora essi partirono […], mentre il Signore agiva insieme con loro”.

Non possiamo che seguirti Signore, non possiamo che lasciare che Tu ti fidi di noi. E tutto ciò che possiamo e dobbiamo chiedere, come ci dice s. Antonio, altro non è che avere Tu stesso con noi!

“Noi figli dobbiamo chiedere qualcosa al Padre nostro buono.
Ma tutto ciò che esiste è nulla, fuorché amare Dio!
Chiediamo quindi di amare Dio!
Se chiediamo amore, ebbene,
lo stesso Padre, che è Amore, ci darà ciò ch’egli è: l’amore!”

[dai Sermoni di s. Antonio]





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