C’è una forza che cresce. E nemmeno ce ne accorgiamo. Se
solo potessimo avere un udito più fine potremmo ascoltare il rumore della vita
che cresce: ecco perché è così importante l’ascolto. L’antico testamento ci
chiede di ascoltare ‘Shema, Israel", la Buona Novella ci chiede ugualmente di
ascoltare con attenzione la parola di
Gesù. Ma immancabilmente ricadiamo nella
tentazione dello sguardo, dove tutto ci sembra desiderabile e buono da mangiare
(cfr. Gen 2). Fortunatamente però, di questo dono non ci possiamo appropriare.
È il dono stesso della creazione, di cui noi stessi facciamo parte. Di questo
regno seminato anche noi siamo germogli, nelle mani del creatore. E l’invito è
dunque questo: semplicemente guardare con meraviglia, con quello stesso sguardo
con cui il Signore ci guarda (nel testo ebraico della bibbia è usato spesso il
verbo rhd, che ha proprio il
significato di guardare ed essere guardati), perché nel crearci ci ha donato di
essere a immagine Sua, capaci in modo concreto di parlare con Lui. Ascoltare la
Sua parola e rispondergli con le Sue stesse parole divenute creato.
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