21 aprile 2011
Giovedì Santo - Gv 13,1-15
Con la Messa nella Cena del Signore la Chiesa dà inizio al Triduo pasquale ed ha cura di far memoria di quell’ultima Cena in cui Gesù offrì a Dio Padre il suo Corpo e Sangue sotto le specie del pane e del vino e li diede agli Apostoli in nutrimento istituendo l’eucarestia.
L’evangelista Giovanni non ci parla del dono di Gesù del suo corpo e del suo sangue sotto la forma del pane e del vino, ma preferisce soffermarsi su un altro episodio, altrettanto significativo ed emblematico: Giovanni ci narra la lavanda dei piedi di Gesù ai suoi dodici. Il gesto che compie Gesù verso i suoi discepoli ci chiarisce cosa significa la signoria di Dio che Gesù è venuto ad annunciare facendosi uomo: Gesù lavando i piedi ai suoi discepoli, si fa loro servo e ci mostra la sua vera regalità, quella dell’amore che si trasforma in servizio.
Lavando i piedi ai discepoli, Gesù non si abbassa, ma innalza gli altri, perché solo chi è signore, cioè libero, può farsi servo dell’altro. La vera grandezza, quella di Dio, consiste nel servire gli altri e non nel lasciarsi servire.
Così anche noi siamo chiamati a fare oggi, accogliendo ed amando gli altri come Gesù stesso ci ha mostrato restando fedele all’annuncio del Regno di Dio fino alla morte scandalosa sulla croce.
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